ANCI e UPI, chiedono il completamento dell’assegnazione fondi per messa in sicurezza scuole
red – "Adottare le necessarie iniziative affinchè, nei tempi utili e prima della chiusura del bilancio, sia completata l’assegnazione dei 358 milioni al Ministero delle Infrastrutture, consentendo così di registrare tutte le convenzioni e soddisfare le richieste legittimamente avanzate da Comuni e Province che potranno dar seguito agli interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici’‘. E’ quanto si legge in una lettera del presidente dell’ANCI e dell’UPI inviata a Fitto e Tremonti.
red – "Adottare le necessarie iniziative affinchè, nei tempi utili e prima della chiusura del bilancio, sia completata l’assegnazione dei 358 milioni al Ministero delle Infrastrutture, consentendo così di registrare tutte le convenzioni e soddisfare le richieste legittimamente avanzate da Comuni e Province che potranno dar seguito agli interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici’‘. E’ quanto si legge in una lettera del presidente dell’ANCI e dell’UPI inviata a Fitto e Tremonti.
"A seguito dell’approvazione in Conferenza Unificata, – continua la lettera – avvenuta nell’aprile 2010 e la successiva delibera del CIPE n. 32 del maggio 2010, è stato dato l’avvio al primo piano straordinario stralcio che ha assegnato 358 milioni di euro, direttamente a Comuni e Province, per interventi urgenti di messa in sicurezza in 1706 istituti scolastici individuati sull’intero territorio nazionale”. Una operazione, secondo i due presidenti, che ha portato a buoni risultati.
"Sebbene – continua, però, la lettera – ad oggi siano state stipulate tra Enti locali e Amministrazione centrale circa 1.600 convenzioni a testimonianza della necessità e della volontà di intervenire con tempestività, purtroppo il Ministero delle Infrastrutture ha potuto approvare ed impegnare risorse solo per 770 convenzioni, poichè la disponibilità di cassa di cui dispone non consente di dare seguito alle altre convenzioni”.
Una "indisponibilità di cassa" che crea difficoltà agli enti locali nel sottoscrivere le convenzioni. Quindi la richiesta "di valutare con estrema attenzione la questione ed adottare le necessarie iniziative”.