Anche i genitori devono rispettare la privacy dei figli: in Francia stop alle foto sui social. In Italia ancora nulla

Il Parlamento francese ha deciso di proteggere la privacy dei figli con una legge appena approvata in prima lettura all’Assemblée Nationale.
La legge stabilisce un diritto alla privacy per i figli nei confronti dei genitori, in particolare per coloro che pubblicano foto e video dei loro figli sui social network. Un dato allarmante, citato durante la discussione della legge, è che in media un bambino compare in 1300 fotografie pubblicate online prima dei 13 anni, sia su profili suoi che dei genitori.
La legge è stata presentata per prevenire pratiche come il “cheese challenge”, in cui i genitori filmano le reazioni dei figli quando ricevono un pezzo di formaggio in faccia, o il gioco della voce registrata che dice “vostro figlio non obbedisce, arriviamo e lo portiamo in prigione”, che possono essere assimilati alle violenze educative.
La legge stabilisce che l’esercizio sul diritto all’immagine del minorenne è esercitato in comune dai due genitori e, in caso di disaccordo, il giudice potrà vietare a uno dei due di pubblicare immagini dei figli. La legge ha come obiettivo la sensibilizzazione piuttosto che la repressione.
In parallelo, è stata presentata una legge per indicare i rischi dell’eccessiva esposizione agli schermi. Gli imballaggi di computer, smartphone e tablet dovranno portare la dicitura dei possibili effetti collaterali e nocivi dovuti ad un uso troppo intenso, come l’obesità, i disturbi del sonno e l’ipertensione.
In Italia, così come segnala Il Messaggero, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Carla Garlatti, sta lavorando per affrontare questo problema e ha scritto una nota al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per segnalare l’urgenza di intervenire su questo fenomeno.