Alunno prima promosso e poi bocciato allo scrutinio. I genitori fanno ricorso al Tar e lo vincono: lui sostiene la Maturità e la supera

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Clamoroso risvolto in una vicenda che riguarda uno studente di un liceo di Ancona. Così come segnala il Corriere Adriatico, grazie al ricorso al TAR ha potuto sostenere l’esame di maturità nella sessione suppletiva di settembre, superandolo con successo.

La storia ha inizio con una decisione controversa della dirigente scolastica dell’istituto scolastico, che ha invalidato l’ammissione di uno studente all’esame di maturità. La preside, supportata dalla maggioranza dei professori, ha riconvocato lo scrutinio di classe, annullando la precedente decisione che permetteva al ragazzo di sostenere l’esame nonostante le insufficienze in otto materie, tra cui italiano, fisica, matematica e storia della musica.

La madre dello studente, dopo aver ottenuto accesso agli atti, ha scoperto la riconvocazione urgente dello scrutinio e ha deciso di fare ricorso al Tar Marche. Nel verbale della seduta, la dirigente scolastica ha dichiarato non valida l’ammissione dell’alunno all’esame finale, citando le numerose insufficienze accumulate.

Il ricorso, presentato dalla famiglia, chiedeva l’annullamento dei provvedimenti adottati nello scrutinio-bis e di tutti quelli successivi al 6 giugno, data della prima riunione dei professori che aveva ammesso lo studente all’esame. Il Tar Marche ha accolto l’istanza cautelare, permettendo al ragazzo di presentarsi all’esame di maturità nella sessione suppletiva di settembre.

Nonostante le difficoltà e le incertezze, lo studente ha affrontato l’esame superando la prova.

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