Alunno iperattivo in classe, i compagni non lo vogliono e i genitori non mandano i figli a scuola per protesta

WhatsApp
Telegram

Fa discutere quanto accaduto in una scuola calabrese. Un alunno di 8 anni, trasferito in una nuova sezione della terza classe della scuola primaria, è stato lasciato solo in classe a seguito di una protesta organizzata dai genitori degli altri alunni.

L’azione, motivata dalla presenza del bambino iperattivo, ha sollevato questioni urgenti sull’inclusione e la tolleranza nel contesto scolastico.

Il bambino al centro della controversia ha affrontato una giornata di scuola traumatica, trovandosi completamente isolato dai compagni. La decisione di non mandare i figli a scuola è stata una protesta contro l’inserimento dell’alunno nella nuova classe, evidenziando un chiaro atto di non accettazione.

La madre dello studente, affrontando la situazione, ha espresso impotenza contro l’ignoranza che ha portato a questo gesto.

Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescente, ha prontamente avviato un’istruttoria per approfondire l’episodio. “In relazione alla segnalazione pervenutami da una mamma che lamenta essere rimasto solo in classe il proprio bambino, per responsabilità da accertare, comunico di essermi già attivato con le autorità scolastiche preposte al fine di verificare gli accadimenti”, afferma Marziale.

Parallelamente, il dirigente scolastico dell’istituto ha attivato una verifica interna per gestire la situazione e comprendere le dinamiche che hanno portato a questa estrema forma di esclusione.

L’isolamento di un bambino per il suo comportamento iperattivo pone in evidenza la necessità di un maggiore supporto e comprensione all’interno delle istituzioni educative.

A La Repubblica, la mamma dell’alunno spiega: “Ho sempre creduto nell’istituzione scolastica come luogo di edificazione morale. Ma, purtroppo, in un momento in cui si ribadisce il ruolo fondamentale della scuola nell’educazione delle nuove generazioni, ho avuto la prova che, talvolta, di concerto con alcuni genitori, determinati insegnanti si rilevano promotori di azioni di inciviltà umana”.

Fratelli d’Italia: “Inutile fare celebrazioni se poi dilaga l’anaffettività”

“In questi giorni vedo molta gente che, con genuinità, si batte contro la violenza. Poi leggo che un’intera classe di bambini di una terza elementare non si presenta, chiaramente su ordine dei genitori, per protestare contro un altro bambino, che sarebbe iperattivo. Ecco, se questa è la società civile mi chiedo quale coerenza esprima”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “È un fatto triste, grave – aggiunge Antoniozzi – veramente sintomatico di una desertificazione dei sentimenti che la retorica del buonismo generale non copre”. “Come si fa a lasciare solo un bambino e quanto mai una cosa del genere sarebbe accaduta tanti anni fa? Non è forse questa la sconfitta di una cultura della civiltà e della bellezza? So che il garante regionale per l’adolescenza, Antonio Marziale, interverrà e mi auguro che lo faccia anche il Provveditore agli studi”, conclude.

WhatsApp
Telegram

Interpelli per le supplenze, le scuole iniziano a pubblicare. Ti informiamo noi quando una scuola cerca un supplente e inviamo la tua candidatura. Il nuovo sistema di Interpelli Smart