Alunno iperattivo escluso dalla scuola, sospeso il dirigente scolastico: “Farò ricorso, certo della verità. Un accanimento esagerato”

Arriva la sospensione per il dirigente scolastico l’Istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli, in provincia di Roma. Lo ha deciso l’USR Lazio. A darne notizia il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
“In riferimento ai fatti avvenuti all’Istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli (RM) – si legge sul comunicato del Ministero – che hanno coinvolto un bambino di sei anni affetto da un deficit di attenzione e iperattività (Adhd), in seguito ai quali il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Vaditara ha richiesto un accertamento ispettivo, l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha disposto la sospensione del dirigente scolastico dell’istituto, nelle more dell’indagine voluta dal Ministro e delle conseguenti valutazioni di carattere disciplinare. Al suo posto l’USR ha nominato un reggente“.
Il preside, ha commentato la sospensione all’Ansa: “Ricorrerò al giudice del lavoro. Io sono certo e ho fiducia negli ispettori che faranno il loro lavoro, come già stanno facendo, e che porteranno alla verità. Se c’è una denuncia penale sarà il mio avvocato a proteggermi. Se invece è un procedimento scolastico e basta… è evidente che qualcuno mi vuole fuori dalla scuola“, afferma Ds, sottolineando che quello che sta avvenendo è “un accanimento strano ed esagerato“.
Nei giorni scorsi la vicenda ha tenuto banco, dato che il bimbo di sei anni era stato sospeso dalle attività didattiche in quanto ritenuto ingestibile.
Era stato il TAR a reintegrarlo dopo le proteste dei genitori e l’azione legale degli avvocati degli stessi.
In precedenza, dopo la decisione del TAR di far rientrare a scuola l’alunno, il preside aveva impedito l’accesso al bambino, commentando che non sapeva ancora nulla del pronunciamento del Tar.
“Parcheggiata la mia auto ed entrando nel cancello di scuola è arrivata una pattuglia dei carabinieri, per cui ho atteso nel mio ufficio il loro arrivo (papà, bimbo e carabinieri). Invece poi non è entrato nessuno e sono spariti tutti. Una volta letta la decisione del Tar ho dato disposizioni di non impedire l’accesso ad alcuno“.
Ma il reintegro era durato solo due ore: “Servono più ore di assistenza per il bambino, ma la certificazione medica è errata e l’abbiamo segnalata ai genitori. Ieri era impossibile gestirlo e abbiamo dovuto chiamarli – spiega il dirigente – L’allontanamento? Un gesto eclatante per risolvere la situazione“.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva espresso la sua ferma condanna dell’accaduto, definendolo un fatto “che colpisce” e che “non deve ripetersi”.
Valditara aveva infatti ribadito nel suo intervento l’importanza di una scuola inclusiva che non emargini, ma che anzi accolga e valorizzi le diversità. Il ministro ha sottolineato come la scuola debba essere un luogo sicuro e accogliente per tutti gli alunni, indipendentemente dalle loro difficoltà.