Alunno di 12 anni spara a scuola in Finlandia, un morto: sarebbe stato vittima di bullismo

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Un tragico evento ha sconvolto la Finlandia martedì scorso: un ragazzino di 12 anni ha aperto il fuoco nella sua scuola a Vantaa, vicino Helsinki, uccidendo un coetaneo e ferendone gravemente altri due.

Secondo la polizia locale, il movente del gesto sarebbe da ricercare nel bullismo che il giovane aggressore avrebbe subito. Durante l’interrogatorio, il ragazzo ha confessato la sua colpevolezza e ammesso di essere stato vittima di vessazioni.

Sia il ragazzo che ha perso la vita che uno dei due feriti sono cittadini finlandesi, mentre l’altro è kosovaro. L’arma utilizzata, una pistola revolver, apparteneva ad un “parente stretto” del 12enne.

Le indagini sono in corso per capire come il ragazzo sia riuscito a ottenere l’arma e come sia potuto arrivare a compiere un gesto così efferato. Dopo l’arresto, il 12enne è stato affidato ai servizi sociali. La legge finlandese, infatti, non permette di imputare un minore di 15 anni per un reato.

Il tragico evento ha riacceso il dibattito sul bullismo e sulla facilità con cui le armi possono finire nelle mani di persone non autorizzate. In Finlandia, le sparatorie di massa nelle scuole sono rare, ma ci sono stati già due precedenti negli anni scorsi: nel 2007 e nel 2008, due ragazzi di 18 e 22 anni compirono due distinti attacchi in due diverse scuole, uccidendo un totale di 20 persone.

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