Alunno a scuola con 14 bombe carta nello zaino per rivenderli ai compagni di classe: rinviato a giudizio

Un quindicenne leccese dovrà affrontare il giudizio immediato per aver portato a scuola, lo scorso 8 novembre, quattordici bombe carta ad elevata potenzialità esplosiva.
Il giovane, inizialmente collocato in una comunità penale minorile, si trova ora agli arresti domiciliari. Il processo, disposto dal GIP del Tribunale dei Minorenni di Lecce su richiesta del procuratore Simona Filoni, inizierà il 9 maggio. L’accusa è di trasporto e detenzione di materiale esplodente. Secondo le indagini, come segnala La Gazzetta del Mezzogiorno, il ragazzo avrebbe portato gli ordigni in classe con l’intenzione di rivenderli in vista delle festività di Halloween.
La perizia sui cellulari potrebbe rivelare nuovi dettagli
L’inchiesta, coordinata dalla Procura dei Minorenni, ha visto inizialmente coinvolti altri quattro minori, indagati per detenzione illegale di armi e materiale esplosivo. La loro posizione è stata stralciata dal procedimento principale. Un consulente informatico, nominato dalla Procura, sta attualmente analizzando il contenuto dei telefoni cellulari sequestrati. La perizia, il cui deposito è atteso a breve, potrebbe fornire elementi utili a ricostruire la vicenda e a chiarire il ruolo degli altri ragazzi coinvolti. Gli inquirenti hanno sottolineato la pericolosità del materiale esplosivo sequestrato, definendolo “dalla potenzialità lesiva devastante e letale”.