Alunno 15enne denuncia la famiglia che lo voleva al lavoro e non a scuola: ora segue le lezioni

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Nel cuore del Salento, emerge una storia toccante che sottolinea il desiderio di un giovane di proseguire gli studi nonostante le avversità della vita.

Un racconto che arriva da Lecce, illustra la tenacia di un ragazzo quindicenne di origini straniere, la cui vita è stata stravolta dalla perdita della madre a causa del Covid-19 quando era ancora un bambino.

Nonostante il dolore e la tragedia, il giovane conservava il sogno di frequentare la scuola e proseguire con un’istruzione formale. Tuttavia, lo zio, a cui era stata affidata la sua tutela, aveva pianificato un futuro differente per lui: un futuro lontano dall’educazione e vicino al mondo del lavoro. Un futuro che il ragazzo ha rifiutato con veemenza, decidendo di appellarsi alla Procura dei Minorenni di Lecce per rivendicare il suo diritto all’istruzione.

Grazie alla tecnologia di Google Maps, il ragazzo ha trovato la strada per l’ufficio giudiziario, e con un viaggio in treno dal suo piccolo paese alla città di Lecce, ha potuto condividere la sua storia con i magistrati. Lo studente ha descritto il suo desiderio di studiare, ostacolato dalle aspettative dello zio che insisteva sul fatto che, come molti altri ragazzi provenienti dal suo paese, avrebbe dovuto lavorare invece di studiare. La sua sincerità ha trovato eco nei cuori dei magistrati, innescando una procedura per identificare lo zio attraverso i servizi sociali locali.

Con un provvedimento d’urgenza, la Procura ha estratto il giovane dall’ambiente familiare per collocarlo in una nuova località, offrendogli così una seconda chance. In questa nuova fase della sua vita, il ragazzo ha finalmente avuto l’opportunità di inseguire i suoi sogni, dimostrando che la determinazione può davvero aprire nuove porte e cambiare il corso del destino

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