Studente loda Hitler in classe, ma è punito di più chi lo filma: accade in una scuola di Ancona
Un alunno 14enne, impossessandosi del libro del docente e salendo sui banchi, ha iniziato a stracciare le pagine urlando frasi inneggianti al nazifascismo.
La gravità dell’accaduto è amplificata dalla presenza di almeno un compagno che ha ripreso la scena con il cellulare, diffondendo poi il video sui social media. L’episodio, inizialmente circoscritto all’ambiente scolastico, ha raggiunto una vasta eco mediatica grazie alla pubblicazione di un articolo su Il Fatto Quotidiano.
La scuola ha comminato un giorno di sospensione allo studente che ha inneggiato al nazifascismo, mentre i compagni che hanno ripreso la scena con i cellulari hanno ricevuto una sanzione più severa: una settimana di sospensione.
La disparità di trattamento ha suscitato numerose critiche, con molti che ritengono la sanzione inflitta all’autore del gesto più grave eccessivamente lieve.
“La decisione è stata presa dal consiglio d’istituto”, ha spiegato la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Donatella D’Amico interpellata dall’ANSA e la scelta di punire di più chi ha filmato a suo parere deriva dalla gravità “della diffusione” del video (che sarebbe stato subito cancellato dai protagonisti).
Sui social, Selvaggia Lucarelli, in particolare, ha evidenziato la discrepanza, ipotizzando che la minore severità nei confronti dello studente possa essere legata alla violazione della direttiva ministeriale sul divieto di utilizzo dei cellulari a scuola. Inoltre, la rapidità con cui i video sono stati rimossi dai social media alimenta sospetti di una possibile censura, con l’intervento di alcuni genitori per rimuovere le prove dell’accaduto.