Alunno 13enne iperattivo ha crisi comportamentale: i genitori preoccupati non mandano i figli a scuola per tre giorni. La mamma: “Mio figlio discriminato, ma ha diritto allo studio come gli altri”
Uno studente con disabilità, affetto da ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), si trova a frequentare una classe vuota in una scuola media in provincia di Roma.
Come riportato dal Corriere della Sera, lo scorso 8 ottobre il ragazzo, durante una crisi comportamentale, ha danneggiato alcuni arredi della classe, rendendo necessario l’intervento di un’ambulanza e dei carabinieri, chiamati dal dirigente scolastico.
L’episodio ha generato preoccupazione tra i genitori dei compagni di classe, che hanno deciso di non mandare i propri figli a scuola per tre giorni.
Nonostante la presenza di un insegnante di sostegno e di un OEPAc (Operatore Educativo per l’Autonomia dei minori Disabili), il ragazzo è stato poi trasferito in un altro plesso, dove però si è ritrovato in una classe deserta a causa della diffidenza delle altre famiglie, allarmate da una lettera circolata sui giornali locali in cui si invitavano gli studenti a “fare attenzione” al nuovo compagno.
“Comprendo le difficoltà degli altri genitori, ma mio figlio ha diritto allo studio come tutti gli altri”, ha dichiarato la madre del ragazzo, Carla, sottolineando come il figlio sia seguito da neuropsichiatri e assistenti sociali. I genitori del tredicenne denunciano una mancanza di preparazione da parte della scuola nell’accogliere studenti con bisogni speciali.
Il caso è stato segnalato al Garante per l’Infanzia e all’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.
Cristina Lemme, presidente dell’Associazione ADHD, ha commentato: “La scuola è impreparata ad accogliere questi studenti. Basterebbe del personale qualificato per spiegare come inserirli. Manca una rete di professionisti formati che interagiscano tra scuola, sanità e servizi sociali”.