Alunni stranieri: in 30 anni registrato un aumento del 2816%

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Il 30° rapporto ISMU sulle migrazioni offre uno spaccato del sistema scolastico italiano che fa della scuola non solo un luogo educativo, dove apprendere concetti, formule nozioni, ma anche un ambito di osservazione delle dinamiche socio-culturali del Paese. Pubblicato lo scorso febbraio, il rapporto fotografa una realtà scolastica composita in cui, negli ultimi 30 anni, il peso specifico di alunne e alunni con cittadinanza non italiana è aumentato sensibilmente, ad eccezione dell’anno 2020/2021.

Presenze e percorsi scolastici degli alunni di origine immigrata

I dati raccolti mostrano un costante aumento del numero di studenti con cittadinanza non italiana. Secondo quanto riportato da ISMU, nel corso dell’anno scolastico 2022/23, gli alunni con cittadinanza non italiana (CNI), inclusi quelli nati in Italia, hanno raggiunto un totale di 914.860 unità, su un totale di circa 8 milioni di alunni iscritti nelle scuole italiane. L’incremento rispetto all’anno precedente è stato di oltre 40mila unità. Questo valore supera le stime ufficiali del Ministero dell’Istruzione, che prevedevano per lo stesso anno circa 869.336 alunni non italiani​. Questo cambiamento ha portato a una maggiore articolazione delle esigenze formative e a un progressivo avvicinamento tra i percorsi scolastici degli studenti italiani e quelli con background migratorio.

Lo storico della presenza di CNI nelle scuole italiane

In valore assoluto, il totale degli alunni con CNI è aumentato di oltre 883.000 unità in trent’anni, facendo registrare una crescita percentuale pari al 2.816%. L’aumento più consistente si è verificato nell’anno scolastico 2007/2008, con un incremento pari a 72.713 studenti stranieri. La loro incidenza sul totale degli iscritti è stata costantemente in crescita, passando dallo 0,3% del 1992/1993 al 7,9% del 2010/2011, sino all’11,2% del 2022/2023, sebbene negli ultimi 10 anni ci sia stato un rallentamento della crescita relativa. Lo storico delle rilevazioni sulla presenza straniera nel sistema scolastico italiano individua 4 fasi registrate nell’ultimo trentennio:

  • Fase di avvio, che porta a 70mila le presenze di alunni stranieri in Italia entro il 1997/1998
  • Fase di accelerazione, dura sino al 2012/2013 e si caratterizza per un rapido aumento degli iscritti stranieri, che superano le 700mila unità
  • Fase di stasi, si protrae sino al 2019/2020 e si contraddistingue per un rallentamento dei ritmi di crescita
  • Fase oscillante, quella attualmente in corso, in cui si registra un’emorragia di oltre 11mila alunni di origine immigrata in fase pandemica, seguita da un forte rialzo nell’anno scolastico 2022/2023 con 42.500 iscritti, in parte addebitale all’inserimento degli studenti ucraini

Fonte: Rapporto ISMU 2025

Dinamica generale della popolazione scolastica in Italia

In linea generale, nonostante la progressione del numero degli alunni stranieri in Italia a partire dagli anni Novanta abbia compensato il costante calo degli studenti italiani fatto registrare negli ultimi 30 anni, il trend nel suo complesso indica, secondo quanto riferisce ISMU, una riduzione della popolazione scolastica in Italia, parallelamente al calo demografico derivante dalla diminuzione delle nascite.

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