Alunni con DSA, le esperte: “La mancata diagnosi e il conseguente mancato supporto possono avere conseguenze importanti sul benessere psicologico dei ragazzi”
L’individuazione dei DSA, come spiegano la psicologa e istruttrice di Mindfulness Giulia Musumeci e la psicologa Rita Spedicati, specializzanda presso l’accademia di Neuropsicologia dello sviluppo Ansvi, può avvenire in età diverse, anche in adolescenza o in età adulta.
“Può accadere – spiegano le esperte al Quotidiano Nazionale – che alcune difficoltà lievi siano state in parte compensate dai ragazzi stessi, utilizzando strategie mediate da buone competenze cognitive generali e dalla tenacia che li spinge a camuffare le loro difficoltà per mostrarsi allo stesso livello dei loro pari”. Tale meccanismo di compensazione, però, può portare a un sovraccarico di fatica e frustrazione.
Spesso le famiglie si rivolgono agli specialisti non tanto per le difficoltà scolastiche, quanto per il carico emotivo che queste comportano. “Si affatica subito, si arrabbia molto, pensa di essere stupido, non vuole più andare a scuola, studia per ore e dimentica tutto, deve rileggere più volte il testo per capire, ha poca autostima”, sono queste le frasi che i genitori si trovano a ripetere più spesso.
La mancata diagnosi e il conseguente mancato supporto possono avere conseguenze importanti sul benessere psicologico dei ragazzi, portando a sintomi depressivi, ansia, ritiro sociale e abbandono scolastico. Al contrario, una diagnosi precoce consente di individuare le strategie di apprendimento più efficaci per ogni studente, favorendo la consapevolezza di sé e la valorizzazione dei propri punti di forza.