Alunna malata di tumore chiede la DaD, ma viene negata. I genitori protestano e scrivono alle istituzioni: “Vogliamo garantito il diritto allo studio”

In provincia di Treviso emerge un caso che mette in luce una delicata intersezione tra diritto all’istruzione e necessità sanitarie. Elena, alunna 17enne, è al centro di questa vicenda. Affrontando una dura battaglia contro il tumore e le terapie annesse, si trova a chiedere il sostegno del suo istituto per proseguire il percorso educativo.
Come segnala La Repubblica, da ottobre, la frequenza scolastica di Elena è stata sospesa a causa della diagnosi di tumore e del conseguente inizio delle cure chemioterapiche. Di fronte a queste sfide, la studentessa e la sua famiglia hanno richiesto l’accesso alla DaD, strumento divenuto familiare durante la pandemia, per permettere a Elena di proseguire gli studi.
La richiesta è stata negata dall’istituto, senza una chiara motivazione. Di fronte a questo rifiuto, la famiglia ha sollevato la questione a vari livelli, contattando la referente per l’inclusione, gli uffici scolastici provinciali e regionali, e inviando una lettera al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia
Non avendo ricevuto risposte soddisfacenti, il padre di Elena ha invocato la mobilitazione dell’intera comunità scolastica. La protesta è stata programmata per oggi, martedì 12 dicembre, con gli studenti invitati a radunarsi davanti ai cancelli dell’istituto, rifiutandosi di entrare finché non verrà concessa la DaD a Elena.
I genitori di Elena sottolineano il diritto fondamentale allo studio della figlia, nonostante la malattia e le cure in corso.