Alunna di 6 anni bocciata alla prima classe della scuola primaria. Il TAR accoglie il ricorso dei genitori. Il legale: “Il percorso formativo dovrebbe essere improntato al sostegno e all’incoraggiamento”

Il Tar di Napoli, quarta sezione presieduta da Paolo Severini, ha accolto il ricorso presentato dai genitori di una bambina di prima elementare di un istituto comprensivo di Napoli, annullando la bocciatura della loro figlia. La decisione è stata resa nota dal legale dell’alunna, che ha rappresentato la famiglia nel procedimento.

La bambina era stata bocciata a causa del suo scarso rendimento scolastico, ma secondo l’avvocato, così come segnala Il Mattino, la scuola avrebbe dovuto attivare misure di supporto personalizzate per l’alunna, volte a migliorare il suo rendimento scolastico, piuttosto che ricorrere a una decisione così drastica. “La scuola primaria dovrebbe essere improntata al sostegno e all’incoraggiamento, piuttosto che alla penalizzazione”, ha dichiarato l’avvocato, esprimendo soddisfazione per il risultato ottenuto.

La scuola, pur essendo a conoscenza dei disturbi psichiatrici della bambina, non avrebbe, secondo i genitori, fornito il necessario supporto per aiutarla ad affrontare le sue difficoltà. Il Tribunale, esaminando gli elementi che hanno portato alla bocciatura (atteggiamento poco partecipativo, linguaggio infantile, scarsa autonomia e difficoltà nell’area logico-matematica), li ha interpretati come possibili “segnali di difficoltà di apprendimento” piuttosto che come indicatori di un’effettiva insufficienza.

Il TAR ha inoltre evidenziato come la scuola, pur essendo stata informata della situazione della bambina e del fatto che fosse seguita da una neuropsichiatra, non abbia predisposto un adeguato Piano Didattico Personalizzato con misure di supporto specifiche.

La piccola è stata quindi ammessa con riserva alla classe successiva. La sentenza definitiva, che entrerà nel merito del ricorso, è attesa per il prossimo aprile.