Alunna con disabilità è costretta a mangiare da sola in classe: la scuola non ha un ascensore

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Una studentessa di prima media di Milano vive quotidianamente un’esclusione inaccettabile nella sua scuola. Secondo quanto riportato da Fanpage, la mancanza di un ascensore costringe la ragazza, che ha disabilità, a mangiare da sola in classe. La mensa, situata all’ultimo piano dell’edificio scolastico, rimane inaccessibile per lei.

Il preside dell’istituto ha più volte sollecitato il Comune di Milano per l’installazione di un ascensore esterno, senza ricevere risposta. La situazione sta incidendo negativamente sulla studentessa, che comincia a dubitare del proprio futuro, una circostanza che il preside descrive come “vergognosa”, specialmente in una città come Milano, prossima sede delle Paralimpiadi.

Alcuni compagni di classe, su richiesta, restano con lei durante le pause pranzo, evitando che passi questo tempo in solitudine. Una docente di sostegno e un’educatrice si occupano di portarle il cibo, dimostrando un impegno personale per mitigare questa situazione di isolamento.

Oltre all’ascensore, il preside ha richiesto al Comune la realizzazione di una rampa di cemento per superare il gradino all’entrata, senza ottenere risposte concrete. Questa mancanza di infrastrutture adeguate solleva preoccupazioni sulla serietà dell’impegno delle istituzioni nell’assicurare l’inclusione scolastica.

Il caso di questa studentessa mette in luce un problema più ampio di inclusione scolastica per gli alunni con disabilità. Le scuole, sostenute dalle istituzioni locali, devono garantire l’accessibilità e l’inclusione per tutti gli studenti, affinché nessuno si trovi escluso a causa di barriere architettoniche.

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