Alunna 18enne uccide il padre che si era scagliato contro la mamma. Seguirà la scuola in Dad: ha chiesto di continuare a studiare

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Una tragedia familiare ha sconvolto la tranquilla cittadina di Nizza Monferrato, in provincia di Asti. Venerdì scorso una ragazza di 18 anni, studentessa presso un istituto locale, ha ucciso il padre con due coltellate al culmine di una lite.

L’uomo, di origini cecene, secondo le prime ricostruzioni e il racconto dei familiari, era da tempo incline alla violenza e vessava la moglie e i figli con continue minacce e maltrattamenti. Venerdì la situazione sarebbe degenerata quando l’uomo si sarebbe scagliato contro la moglie, afferrandola per il collo e minacciandola di morte. A quel punto la ragazza sarebbe intervenuta per difendere la madre, colpendo il padre con due coltellate mortali.

La vicenda ha scosso l’intera comunità di Nizza Monferrato, a partire dalla scuola frequentata dalla ragazza. La giovane, che si trova ora ai domiciliari in attesa del processo, potrà comunque seguire le lezioni da remoto.

“Sono pentita per quello che ho fatto. E sto soffrendo molto. Ma voleva strangolare mia madre. Volevo difenderla”, ha dichiarato la ragazza durante l’interrogatorio di lunedì.

Compagni di scuola, docenti e la comunità in generale hanno espresso la loro solidarietà alla ragazza e alla sua famiglia. “Per noi è un sollievo sapere che Makka potrà attendere il processo agli arresti domiciliari e noi siamo a disposizione per aiutarla a seguire il suo percorso di studi. Ciò che è successo ha toccato l’intero istituto. Siamo vicini alla ragazza, alla madre e ai fratelli più piccoli”, ha spiegato la preside della scuola al ‘Corriere della Sera’.

La tragedia ha avuto un forte impatto anche sugli altri studenti, tanto che la scuola ha attivato un servizio di supporto psicologico per chiunque ne senta la necessità. “Come istituto siamo vicini agli alunni della classe e a tutti coloro che come noi sono turbati da questo tragico evento”, ha dichiarato la preside.

La ragazza vuole continuare a studiare

La ragazza, che ha chiesto di poter avere i suoi libri di scuola per continuare a studiare, lo farà in una comunità protetta, “per ritrovare la serenità di cui ha bisogno”, ha spiegato il suo avvocato.

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