Alunna 15enne finisce in coma etilico per un’assurda sfida su Tik Tok. Parla la preside: “La scuola si trova a combattere contro i mulini a vento, la società propone modelli sbagliati”

Una “challenge” su TikTok che poteva trasformarsi in tragedia. È accaduto in un liceo pugliese, dove una studentessa di 15 anni è finita in ospedale per intossicazione da alcol dopo aver bevuto vodka a scuola, nascosta nella borraccia dell’acqua. La giovane, insieme a due compagni di classe, avrebbe partecipato alla pericolosa sfida social, bevendo superalcolici durante il primo giorno di lezione.
Fortunatamente, la ragazza è stata dimessa dall’ospedale dopo un giorno di ricovero, senza gravi conseguenze. Ma l’episodio ha scosso la comunità scolastica e riacceso i riflettori sulla pericolosità delle sfide social e sulla superficialità con cui spesso i ragazzi affrontano temi delicati come l’abuso di alcol.
La preside dell’istituto, che ha segnalato l’accaduto alla Procura dei Minori, si dice preoccupata: “I ragazzi a volte sono molto superficiali, non si rendono conto dei rischi che corrono”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. “Nella nostra scuola dedichiamo già molto tempo all’educazione civica e alla salute, ma d’ora in poi presteremo ancora maggiore attenzione”.
Nessuna punizione severa per i tre studenti coinvolti, ma un percorso di “mentoring” e attività socialmente utili all’interno della scuola. “Ciò che è successo potrebbe accadere a chiunque”, sottolinea la preside, “per questo è importante intervenire con il dialogo e la prevenzione”.
L’episodio, purtroppo, non è un caso isolato. Le sfide social, spesso pericolose e insensate, stanno diventando un fenomeno sempre più preoccupante tra i giovani. La scuola, ancora una volta, si trova in prima linea per contrastare questo fenomeno e promuovere una maggiore consapevolezza tra i ragazzi sui rischi connessi all’abuso di alcol e alle sfide social.
“Speriamo che questo episodio serva da lezione”, conclude la preside, “ma la sensazione è che spesso la scuola si trovi a combattere contro i mulini a vento, contro una società che propone modelli sbagliati e che non tutela abbastanza i minori”.