Un altro “diplomificio” scovato a Messina: 26 persone denunciate

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In un istituto tecnico paritario della provincia di Messina, gli studenti prendevano il diploma pagando solo la retta.

Ottenevano la residenza in Sicilia per ‘ragioni di salute’ per poter sostenere gli esami di Stato nelle scuole che facevano parte del gruppo imprenditoriale capitanato da un ex consigliere provinciale.

Secondo le accuse gli insegnanti falsificavano i registri, era la segreteria che dava indicazioni a riguardo.

In un istituto tecnico paritario della provincia di Messina, gli studenti prendevano il diploma pagando solo la retta.

Ottenevano la residenza in Sicilia per ‘ragioni di salute’ per poter sostenere gli esami di Stato nelle scuole che facevano parte del gruppo imprenditoriale capitanato da un ex consigliere provinciale.

Secondo le accuse gli insegnanti falsificavano i registri, era la segreteria che dava indicazioni a riguardo.

In sede di esame poi, a detta di alcuni ex allievi, venivano fatte domande a piacere oppure concordate in precedenza.

La procura di Patti, che indaga sulla vicenda, ha già denunciato 26 persone: il tutto è nato da una denuncia dell’ex Provveditore agli studi Gustavo Ricevuto in seguito ad una relazione di un presidente esterno di commissione d’esame, che aveva rilevato una serie di anomalie nei registri di classe.

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