Altra scuola occupata a Roma: è la succursale del liceo Rossellini. I ragazzi: “Siamo contro la riforma di Valditara”

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A Roma tiene banco il tema delle occupazione delle scuole, con un botta e risposta fra studenti e Ministro Valditara che continua da giorni. Questa mattina è stata la succursale del liceo Rossellini ad essere occupata.

Nel comunicato dei ragazzi, si legge su Ansa, l’iniziativa è partita per le condizioni “dell’edilizia scolastica”, per la realizzazione del progetto per “l’educazione sessuale ed affettiva” e contro il governo Meloni e la riforma Valditara.

Ma anche contro la guerra, in solidarietà alla Palestina: “stop al genocidio, soldi alla scuola non alla guerra“, scrivono gli studenti.

L’occupazione del Rossellini arriva a pochi giorni da quella dei licei Visconti e Virgilio.

Ricordiamo che proprio nelle scorse ore il Ministro Valditara ha commentato positivamente l’iniziativa della Ds del liceo Virgilio che, con il supporto di genitori, docenti e studenti, hanno organizzato una manifestazione contro l’occupazione dell’istituto: “Il segnale che arriva dal liceo Virgilio, dove studenti, docenti e genitori hanno detto no ad azioni che privano la maggioranza degli alunni del diritto costituzionale allo studio, è di grande importanza civile ed educativa”, ha detto il Ministro.

Non tutti i genitori degli studenti condividono, però, la posizione della preside. Un gruppo di 308 genitori ha espresso disappunto, sottoscrivendo un documento a sostegno degli studenti occupanti e organizzando un incontro all’interno della scuola. “Le occupazioni che facevamo noi erano l’opposto rispetto a quelle che fanno i ragazzi oggi. Adesso sono organizzate e costruttive, hanno l’intenzione di migliorare la scuola e il dialogo“, dicono questi genitori, in cerchio – chi in piedi, chi seduto – all’interno della scuola; a loro giudizio la dirigente “non apre al dialogo“.

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