Allerta meteo scuole chiuse venerdì 16 maggio: stop alle lezioni in diversi comuni della Calabria. ELENCO AGGIORNATO

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L’arrivo del ciclone mediterraneo sulla Calabria ha portato la Protezione civile regionale a emanare un bollettino di allerta arancione su quasi tutto il territorio per venerdì 16 maggio.

In risposta, i sindaci hanno attivato le procedure previste per la sicurezza della popolazione scolastica, pubblicando le ordinanze di chiusura degli istituti sui rispettivi albi pretori comunali. La misura riguarda sia le scuole di ogni ordine e grado che i servizi educativi per l’infanzia, con l’obiettivo di prevenire rischi legati a possibili fenomeni meteorologici intensi.

Scuole chiuse

È fondamentale, in questi frangenti, seguire le raccomandazioni delle autorità locali e restare aggiornati tramite i canali ufficiali di comunicazione. Il monitoraggio della situazione è costante e le decisioni potrebbero essere riviste nel corso della giornata, in base all’evoluzione delle condizioni meteo. Invitiamo, quindi, docenti, studenti e personale ATA a verificare regolarmente gli aggiornamenti forniti dai propri Comuni di residenza o dalle direzioni scolastiche.

Calabria

Provincia di Catanzaro

Catanzaro, Albi, Borgia, Botricello, Cropani, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Gizzeria, Lamezia Terme, Montepaone, Palermiti, Platania, San Vito dello Ionio, Satriano, Sellia Marina, Sersale, Simeri Crichi, Squillace

Provincia di Cosenza

San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese

Provincia di Crotone

Crotone, Castelsilano, Cotronei, Isola Capo Rizzuto, Petilia Policastro, Roccabernarda, San Nicola dell’Alto, San Mauro Marchesato, Scandale

Provincia di Reggio Calabria

Scilla, Bagnara Calabra, Gioia Tauro

Provincia di Vibo Valentia

Vibo Valentia, Acquaro, Arena, Frabrizia, Filadelfia, Gerocarne, Mileto, Mongiana, Nardodipace, Nicotera, Serra San Bruno, Stefanconi, Vallelonga

Sicilia

Provincia di Siracusa

Francofonte,

Maltempo e scuole chiuse: chi decide e cosa cambia tra sospensione e chiusura

In caso di emergenze meteorologiche, la decisione di interrompere le attività scolastiche spetta ai prefetti e ai sindaci, autorità competenti per garantire la sicurezza pubblica. Mentre i prefetti agiscono come rappresentanti del governo, i sindaci emettono ordinanze locali in base alla gravità della situazione.

Differenze tra sospensione e chiusura delle scuole

La sospensione delle attività didattiche non equivale alla chiusura dell’istituto. In questo caso, la scuola rimane operativa: il personale ATA è tenuto a presentarsi, mentre i docenti sono esentati salvo attività programmate. Se il personale non può raggiungere la sede, dovrà giustificare l’assenza con i permessi contrattuali. Al contrario, la chiusura totale della scuola – dovuta a eventi estremi o lavori urgenti – implica l’esonero per tutti, senza ripercussioni economiche.

Cosa succede ai giorni di lezione persi?

L’anno scolastico mantiene la sua validità anche se i giorni di lezione scendono sotto i 200, purché la riduzione sia causata da eventi eccezionali. Le scuole, tuttavia, possono valutare il recupero parziale delle ore in base alle esigenze del Piano dell’offerta formativa. Il Ministero lascia agli istituti la discrezionalità, bilanciando il diritto allo studio degli alunni e la necessità di una valutazione accurata da parte dei docenti.

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