Allarme Svimez: il Sud soffre di povertà educativa. Anief: senza interventi andrà sempre peggio

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Oggi lo Svimez ha confermato che in Italia vi sono territori dove la scuola è in forte difficoltà e dove la povertà educativa rimane altissima: al Centro-Nord il tasso di abbandono scolastico è del 10,4%, nel Mezzogiorno del 16,6%. A Napoli si arriva quasi al 23%.

La disparità coinvolge tutti i servizi: dalle mense alle palestre al tempo pieno. Il quadro sta addirittura peggiorando: se nel giugno 2022 sono stati 83 mila i ragazzi che, alla chiusura degli scorsi scrutini, sono stati bocciati per non avere raggiunto la soglia minima delle presenze, tra poco più di due mese rischiano di raddoppiare. E molti di loro non si riscriveranno.

“Questi dati – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci dicono che chi governa il Paese e la scuola ha il dovere di dare delle risposte. Si parla tantissimo di altre realtà altrettanto difficili, ma non di povertà educativa. Giusto ieri si è approvato un decreto che con 150 milioni triennali, derivanti dal Pnrr, introduce i tutor e gli orientatori: può essere d’aiuto, ma non basta. Accanto a questo provvedimento è fondamentale, anzi indispensabile, approvare altre disposizioni già con il decreto Pnrr quater: la conferma dell’organico aggiuntivo di almeno 40 mila docenti e Ata, le immissioni in ruolo sui posti vacanti, lo sblocco della mobilità del personale. Si tratta di richieste che facciamo da tempo, ma che diventano propedeutiche all’obiettivo. Altrimenti, uno-due insegnanti a scuola tutor o orientatori non potranno fare molto”.

“Fatto ciò – aggiunge Pacifico – sarà poi importante legiferare per reintrodurre le compresenze, gli organici maggiorati nelle zone di maggiore dispersione e presenza di alunni stranieri, il tempo pieno non più come opzione ma come obbligo, il ritorno al tempo scuola, alle sedi e alle presidenze precedenti alla riforma Gelmini. Senza questi accorgimenti, il declino e il gap tra Nord e Sud non potrà che aggravarsi, ancora di più se dovesse essere approvata la riforma dell’autonomia differenziata, il cosiddetto ddl Calderoli che la Lega – conclude il sindacalista Anief – vuole fare diventare legge in tempo record”.

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