Allarme salute sessuale tra i giovani: in Italia boom di malattie veneree, serve educazione sessuale a scuola. L’appello delle organizzazioni mondiali
L’Italia si trova ad affrontare un’emergenza silenziosa che riguarda la salute sessuale dei più giovani. Alla vigilia della Giornata mondiale del benessere sessuale, che si celebra il 4 settembre, i dati raccolti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) disegnano un quadro preoccupante.
Si registra un vero e proprio boom di malattie sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti, con un’impennata di casi di gonorrea, clamidia e sifilide.
A destare maggiore preoccupazione è la situazione italiana, dove la diffusione di queste infezioni supera la media europea. La gonorrea tra i 15/17enni è addirittura sestuplicata negli ultimi anni, mentre la clamidia è più che raddoppiata e la sifilide è triplicata.
Secondo gli esperti, la causa principale di questa impennata è da ricercarsi nel calo drastico dell’uso del preservativo tra i giovani. Lo studio HBSC, condotto su oltre 242mila quindicenni in 42 Paesi, rivela che solo sei ragazzi su dieci dichiarano di aver utilizzato il preservativo durante l’ultimo rapporto sessuale. Un dato allarmante, che evidenzia la necessità di intervenire con urgenza per promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi connessi a rapporti non protetti.
“Non bastano messaggi o dichiarazioni spot, è necessaria un’assunzione di responsabilità da parte di tutti noi cittadini”, afferma Piero Stettini, psicoterapeuta e sessuologo clinico, vicepresidente della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss). La soluzione, secondo gli esperti, risiede nell’implementazione di programmi di educazione sessuale completi e integrati nei percorsi scolastici.
Non si tratta solo di fornire informazioni scientificamente corrette sulle malattie sessualmente trasmissibili, ma di educare i giovani ad una sessualità consapevole e responsabile, promuovendo il rispetto per sé e per l’altro. Un esempio virtuoso in questa direzione è rappresentato dal progetto EduForIST, attivo in sei regioni italiane, che si propone di fornire agli studenti delle scuole secondarie gli strumenti necessari per vivere la propria sessualità in modo sano e consapevole.