Alla mensa scolastica niente pasto gratuito al collaboratore ATA. La Uil attacca: “Il Comune dia il servizio”

Divampa la polemica in Sardegna, dove il diritto a un pasto gratuito per il personale ATA durante l’orario di mensa scolastica è diventato oggetto di una controversia tra il sindacato della Uil e l’amministrazione comunale.
Al centro della disputa, come segnala La Nuova Sardegna, la richiesta del sindacato affinché il pasto venga esteso a tutti i lavoratori scolastici, in un appello per l’equità e la valutazione delle politiche di sostegno ai dipendenti.
Il dibattito solleva interrogativi sull’interpretazione delle normative vigenti e sulle politiche di welfare aziendale. La Uil, per voce del suo responsabile territoriale Federico Fadda, sostiene che “tutti i collaboratori in servizio all’orario della mensa avrebbero diritto al pasto”. La situazione locale, però, si discosta dalla norma, creando un precedente preoccupante per il personale ATA.
L’amministrazione comunale ha risposto alle richieste della Uil affermando che il personale ATA non ha diritto al pasto gratuito, poiché la gestione della mensa e la fornitura dei pasti sono responsabilità dell’ente appaltatore. Tale interpretazione solleva questioni significative riguardo alla responsabilità dell’ente locale nell’erogazione dei benefici ai propri impiegati. In risposta alle rivendicazioni sindacali, l’amministrazione ha precisato che la scuola non svolge alcuna attività di supporto alla somministrazione dei pasti, che sono completamente a carico della ditta appaltatrice.
La Uil ha chiesto al Comune di garantire il pasto gratuito anche ai collaboratori scolastici, insistendo sulla necessità di una revisione delle politiche correnti.