Alice De André: “Ho pensato di cambiare il cognome. A scuola ho combattuto il bullismo, alcuni compagni volevano buttarmi giù dalle scale”
Alice De André, nipote del leggendario cantautore Fabrizio De André, si racconta in un’intervista al settimanale F, rivelando una vita ricca di sfide e successi personali.
Un’infanzia segnata dal mito del nonno: pur non avendolo mai conosciuto, Alice ha un forte legame con la memoria di Fabrizio De André. Lo descrive come una sorta di angelo custode che la accompagnava fin dalla tenera età.
La scelta di recitare: Alice ha studiato teatro e oggi lavora come attrice comica, non senza qualche critica da parte di chi la accusa di mancare di rispetto al nonno. Lei però si difende, affermando di volerlo ricordare come un uomo reale e non come un santino.
Bullismo e sofferenza: a 16 anni Alice ha dovuto affrontare il bullismo a scuola, trovando conforto nelle canzoni del nonno. Un periodo difficile che l’ha segnata, ma che le ha anche insegnato l’importanza di reagire con coraggio e ironia: “Non mi sentivo compresa e a scuola ero vittima di bullismo: alcune studentesse volevano buttarmi giù dalle scale e avevano creato persino un gruppo sui social in cui giuravano “vendetta contro Alice De André“, pieno di minacce violentissime come legarmi e bruciarmi. Minacce che professori derubricavano a «ragazzate». Ero confusa, avevo attacchi di panico, crisi di rabbia tremende che non sapevo incanalare. Le canzoni di mio nonno erano l’amico che non avevo”
Un cognome ingombrante: essere De André ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi svantaggi. Alice ha sofferto la pressione di dover essere all’altezza del mito del nonno, tanto da pensare di cambiare nome.
La forza di accettare se stessi: Alice ha trovato la forza di accettare se stessa e di non vivere all’ombra del nonno. Un messaggio di speranza per tutti coloro che si sentono schiacciati dal peso delle aspettative.
