Alfabetizzazione digitale a scuola: non solo “addestramento” all’uso, ma anche etica e benessere digitale. Cosa si è detto al World Economic Forum 2025

Il World Economic Forum 2025, tenutosi a Davos dal 20 al 24 gennaio, ha dedicato ampio spazio al tema dell’etica digitale, con particolare attenzione al ruolo delle scuole nella preparazione delle nuove generazioni all’uso consapevole delle tecnologie. Nel contesto del tema generale Collaboration for the Intelligent Age, è emersa la necessità di integrare nelle politiche educative misure volte a garantire il benessere digitale dei giovani e a promuovere un’alfabetizzazione tecnologica inclusiva.
Il Forum ha raccolto relatori di spicco come Jonathan Haidt, autore del libro La generazione ansiosa, Tristan Harris, mente dietro il documentario The Social Dilemma, e Jimmy Wales, il fondatore di Wikipedia. Tra i protagonisti spicca anche Michele Uva, direttore dell’UEFA.
Con lo scopo di mantenere un ambiente scolastico sano, durante l’evento sono state avanzate svariate proposte. Tra queste quella di creare “Smartphone-Free Schools”, istituti scolastici in cui l’uso dei dispositivi personali connessi è vietato, pur mantenendo una didattica digitale attentamente controllata. Si è inoltre discusso della necessità di introdurre normative volte a regolamentare l’utilizzo dei dati personali da parte delle piattaforme digitali e a imporre l’obbligo di verificare l’età degli utenti.
L’educazione come strumento per affrontare l’etica digitale
La scuola è stata al centro anche di altre proposte. Vista come ambiente primario per educare i giovani all’uso responsabile delle tecnologie attraverso attività per le quali si è più volte invocato l’intervento delle istituzione:
- il riconoscimento delle fake news e delle manipolazioni digitali;
- l’impatto psicologico dei social media e l’importanza del benessere digitale;
- la gestione consapevole dei dati personali e la sicurezza online.
L’alfabetizzazione digitale, secondo gli esperti intervenuti al Forum, non dovrebbe limitarsi, quindi, alla conoscenza tecnica degli strumenti, ma estendersi a temi etici, sociali e comportamentali per formare cittadini digitali consapevoli.
Centrale diventa, quindi, la formazione dei docenti, che devono essere inseriti in percorsi che si focalizzano sull’etica digitale e sull’uso didattico delle tecnologie emergenti.
Il messaggio di Papa Francesco e il ruolo della scuola
Sulle problematiche legate alle tecnologie avanzate, è intervenuto anche Papa Francesco. Il suo intervento ha riguardato l’intelligenza artificiale come potenziale strumento per amplificare la disinformazione, contribuendo a una “crisi della verità”. Anche lui ha sottolineato che la scuola può giocare un ruolo cruciale nel contrastare questi fenomeni, formando studenti capaci di pensiero critico e attenti all’uso etico delle tecnologie.