Al Politecnico di Milano arriva il “Difensore degli Studenti”. Perché non proporlo nella scuola per contrastare i casi di violenza?

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Il Politecnico di Milano ha attivato l’ufficio del Difensore degli Studenti per contrastare i casi di discriminazione e violenza all’interno dell’Ateneo. Una nuova figura a cui potranno rivolgersi tutti coloro che lamentino comportamenti non rispettosi del regolamento di Ateneo e della carta dei diritti e dei doveri degli studenti.

Nello specifico questa figura:

  • Interviene dopo una denuncia non anonima;
  • Svolge un’istruttoria per risolvere la questione, informando se necessario, secondo il tipo di problema: il presidente del CCS, il preside, il presidente della Commissione Paritetica, il Rettore, i rappresentanti degli studenti al Senato Accademico;
  • Tutela lo studente garantendolo da ogni ritorsione;
  • Comunica al denunciante e ai rappresentanti degli studenti l’esito dell’istruttoria.

Il contatto con il Difensore degli Studenti può avvenire:

  • Presentandosi nel suo ufficio;
  • Via Posta con lettera non anonima;
  • Via e-mail non anonima;
  • Telefonicamente.

Considerato il largo numero di casi di violenza nella scuola pubblica italiana, con un fenomeno diventato un’emergenza – una trentina di episodi sono stati registrati nell’ultimo anno scolastico in Italia – perché non proporre questa figura del Difensore degli Studenti nella scuola pubblica italiana? Il Ministro Valditara ha sottolineato più volte la gravità della situazione parlando di un piano per combattere la violenza a scuola.

Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia Giuseppe Pierro ha convocato con urgenza, per i prossimi giorni, un incontro con i rappresentanti delle associazioni dei genitori, per rilanciare il patto di corresponsabilità che le famiglie firmano con la scuola all’inizio dell’anno scolastico.

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