Ajello (Invalsi) ‘Valutare una scuola solo sulla base dei risultati Invalsi non ha senso. Dal luglio dati disponibili a famiglie
"Le prove Invalsi sono solo uno degli indicatori della qualita' di una scuola. Dire che rendere pubblici i test Invalsi servirebbe ad aiutare i genitori a scegliere la scuola migliore per i propri figli, significa attribuire all'Invalsi un ruolo che non ha.
"Le prove Invalsi sono solo uno degli indicatori della qualita' di una scuola. Dire che rendere pubblici i test Invalsi servirebbe ad aiutare i genitori a scegliere la scuola migliore per i propri figli, significa attribuire all'Invalsi un ruolo che non ha. Se per esempio dovessi iscrivere mio figlio alla scuola primaria e fossi in dubbio tra un istituto con dei risultati Invalsi migliori, ma piu' lontano da casa, e quello sotto casa che e' andato un po' peggio nell'Invalsi, ma ha un bel giardino e ambienti ricchi di materiali didattici e che prende in carico con cura gli alunni che hanno specifiche difficolta', io non esiterei a scegliere il secondo'. Cosi' Anna Maria Ajello, presidente dell'Invalsi, in un'intervista al Corriere della Sera.
In merito alla difficolta' di reperire informazioni sugli istituti, 'da luglio le cose cambiano, perche' per la prima volta verra' pubblicato il rapporto di autovalutazione delle scuole, il
cosiddetto Rav. Un documento – spiega Ajello – che prevede 49 indicatori, uno dei quali e' costituito dai risultati Invalsi, pesati pero' rispetto allo status socio-economico degli studenti e al contesto di provenienza. Perche' non avrebbe senso confrontare la prestazione dei ragazzi di una scuola di Trento con quelli di Scampia'.
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