Ajello (Invalsi): “Nelle lezioni online ci sono ragazzi che non si connettono. La dad farà alzare la quota della dispersione”

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In un’intervista a Il Messaggero, la presidente dell’Invalsi, Anna Maria Ajello, parla di ciò che sta accadendo nel mondo della scuola alle prese con la gestione della pandemia. 

“Dal punto di vista dell’esito scolastico possiamo supporre che sicuramente ci saranno esiti insufficienti. E possiamo anche mapparli, purtroppo. Probabilmente emergeranno più problemi e lacune in determinate aree del Sud, come la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Quelle regioni che erano in difficoltà anche prima”.

Ajello, poi, mette in guardia: “L’aspetto più preoccupante sarà la quota di dispersione scolastica. Nelle lezioni online ci sono ragazzi che non si connettono. La dad farà alzare la quota della dispersione che in Italia aveva iniziato a scemare. Purtroppo la parte più complicata e drammatica sta nel fatto che il costo della pandemia lo pagheranno i ragazzi delle classi sociali più svantaggiate. Se si abbassa la media formativa, va in crisi tutto il sistema”.

Una soluzione ci sarebbe: “Dobbiamo individuare le lacune e organizzare il recupero. I test Invalsi servono proprio a questo: non con uno scopo punitivo ma di aiuto concreto. Possiamo intervenire dove ce ne è bisogno, con corsi di recupero anche attraverso il terzo settore. Coinvolgendo le associazioni nei corsi pomeridiani, non solo di studio ma anche di attività extra”. 

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