Aggiornamento graduatorie ATA. Svecchiamo e aggiorniamo le tabelle dei titoli. Lettera
Spett.le redazione OrizzonteScuola,
vorrei porre l’attenzione su una categoria del mondo scuola, gli ATA, ormai dimenticata da tanto tempo e da tutti i governi che repentinamente si sono avvicendati negli ultimi anni.
Il 2017 sarà l’anno dei bandi e delle graduatorie nell’ambito del comparto scuola, come titolano in molti sul web e non solo. Non essendo stato, ad oggi, ancora pubblicato alcun bando, ci si riferisce con ovvia cautela alle tabelle di valutazione titoli e servizio dell’ultima tornata del 2014, auspicando radicali modifiche, volte a rendere attuale la valutazione dei titoli in riferimento alla mutata società.
Da molti anni si sta assistendo a tentativi di “svecchiamento” delle Pubbliche Amministrazioni (incluse quelle scolastiche), in riferimento alla nota “Agenda Digitale”, il cui “scopo è sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e la competitività”(stralcio tratto dal sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale http://www.agid.gov.it/agenda-digitale)
Nell’ambito di queste ambiziose prospettive europee ed italiane, appare anomalo continuare ad attribuire, nei bandi ATA, 1 punto a vecchissimi ed, ormai, obsoleti attestati di addestramento professionale per la dattilografia o per i servizi meccanografici, conseguiti nella migliore delle ipotesi negli anni ’90 e VALUTARE, invece, UNA SOLA CERTIFICAZIONE INFORMATICA.
Eppure, gli enti certificatori riconosciuti che erogano certificazioni informatiche offrono dei titoli aggiornatissimi ed addirittura iper specializzati per ciascuna categoria del mondo scuola. Molti giovani hanno, infatti, deciso di certificare le competenze acquisite in merito a sicurezza informatica, gestione elettronica di archivi, digitalizzazione, creazione e gestione database e fogli di calcolo elettronico, PEC, firma digitale, protocollo elettronico, navigazione in rete, privacy e copyright, essendo, almeno in teoria, ormai, lontana l’epoca del protocollo cartaceo, dei fax e di archivi stracolmi di polverosi e pesanti faldoni.
E’ evidentissimo che “i conti non tornano” e le stridenti anomalie di tre anni fa si riaffacciano (e non riguardano solo la valutazione di una sola certificazione informatica):
– In considerazione della mole di documenti relativa ad iscrizioni e titoli esteri di studenti stranieri con la quale le Segreterie scolastiche si fronteggiano quotidianamente, soprattutto nelle grandi e multietniche città italiane, è sorprendente che non venga valutata alcuna certificazione linguistica, neppure per la lingua inglese, lingua internazionale e basilare anche nell’ambito dell’informatica;
– Riguardo ai titoli di servizio, SOLO PER GLI ATA, IL SERVIZIO PRESSO ISTITUTI PARITARI VIENE DIMEZZATO: è evidentissima la disparità tra Personale ATA e Docenti circa la valutazione della medesima tipologia di servizio. Tale disparità è stata una subdola modifica introdotta nell’ultimo bando del 2014 e passata silenziosamente in sordina, ignorata, persino, dai Sindacati. Sino al bando 2011, infatti, è stato attribuito pari punteggio al servizio in istituzioni scolastiche sia statali sia paritarie;
– Sarebbe ora anche di aggiornare le obsolete tabelle dei titoli di accesso per Assistenti Tecnici alle ultime riforme degli Istituti Superiori, determinando ufficialmente le equiparazioni dei vari titoli di studio che, ad oggi, presentano una mutata denominazione rispetto alle tabelle, analogamente a quanto avvenuto per i titoli di Laurea in seguito ai passaggi tra VO, LS e LM.
Si auspica una presa di posizione netta ed efficace da parte dei Sindacati del comparto scuola, affinché si provveda a risolvere le tante ignorate criticità che riguardano gli ATA.
Annunziata Parisi,
Personale ATA “