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Aggiornamento GPS, se i percorsi abilitanti non si concluderanno in tempo ci sarà iscrizione con riserva per la prima fascia? [VIDEO]

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Grande attesa per i percorsi abilitanti: i docenti interessati si prevedono in gran numero e sono tante le motivazioni che possono spingere a partecipare. Fra questi c’è anche la possibilità di ottenere l’abilitazione all’insegnamento al fine di inserirsi in prima fascia delle GPS.

Proprio nel corso del Question Time del 30 novembre in diretta su OS TV si è posto un problema: “Se i percorsi da 30 CFU per i triennalisti non dovessero partire con quelli da 60 CFU, si farà in tempo a iscriversi in prima fascia GPS?”

A rispondere l’esperta di normativa scolastica Sonia Cannas.

“I percorsi abilitanti che partiranno subito saranno quelli da 60 CFU e 30 CFU, forse partiranno in contemporanea”, spiega Cannas.

In alternativa è più probabile che slittino di qualche mese quelli da 30 CFU, dato che richiedono meno tempo per essere conseguiti“, aggiunge l’esperta.

Consentendo tempi più dilatati, potrebbero anche non fare in tempo a concludersi i percorsi abilitanti rispetto alla scadenza dell’aggiornamento delle GPS“, avverte Cannas.

Tuttavia, in precedenza c’era stato lo stesso problema con gli specializzandi sul sostegno e il problema era stato risolto consentendo l’iscrizione con riserva“, conclude l’esperta, aprendo dunque alla possibilità che il Ministero possa permettere l’iscrizione con riserva in GPS a chi deve completare il percorso abilitante.

ASCOLTA LA RISPOSTA DI SONIA CANNAS AL MINUTO 31:58

TUTTE LE RISPOSTE

Tipologie di corsi abilitanti previsti nel 2023/24

  • Percorso 60 CFU/CFA
  • Percorso 30 CFU/CFA, da concludere entro il 28 febbraio 2024, per permettere la partecipazione al secondo concorso
  • Percorso 30 CFU/CFA per docenti per docenti che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, nei cinque anni precedenti e docenti vincitori del concorso straordinario bis.

Quali posti saranno a disposizione?

Prima stima ancora non ufficiale della distribuzione dei posti per fabbisogno DATI PER CLASSE DI CONCORSO

Le Università che finora hanno comunicato attraverso una pagina web del sito la loro adesione ai percorsi. ELENCO IN AGGIORNAMENTO

ATTENZIONE: È prevista una quota di riserva

  • per docenti che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno 3 anni nei 5 precedenti, anche non continuativi (e anche in ordini di scuola diversi purché in possesso del titolo di studio richiesto), di cui almeno uno nella specifica classe di concorso;
  • per coloro che hanno sostenuto la prova concorsuale relativa alla procedura straordinaria bis;
  • per i titolari di contratti di docenza nell’ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni.

La riserva di posti è pari

    • per il primo ciclo, al 45% dell’offerta formativa programmata e accreditata per ogni classe di concorso in ciascuna Università o istituzione AFAM (il 5% è
      riservato ai titolari di contratti di docenza nell’ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni)
    •  per il secondo e il terzo ciclo, al 35% dell’offerta formativa programmata e accreditata per ogni classe di concorso in ciascuna Università o istituzione AFAM
      (il 5% è riservato ai titolari di contratti di docenza nell’ambito di percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni).

Con quali regole aggiornare le graduatorie?

Questo è il vero problema, come spiegato in precedenza. L’OM n. 112 del 6 maggio 2022 ha concluso il suo periodo di durata. L’Ordinanza, emanata nel 2020 e poi prorogata nel 2022 in attesa di un nuovo Regolamento delle supplenze, è stata una misura speciale adottata con provvedimento legislativo in periodo Covid.

Per poter proseguire l’aggiornamento delle graduatorie con una nuova Ordinanza, che prorogherebbe le regole del 20022, serve un nuovo intervento legislativo, ad es. nel Milleproroghe 2024.

L’Ordinanza in questo caso potrebbe quindi essere adottata per un solo anno scolastico, il 2024/25 in attesa della definizione del nuovo Regolamento delle supplenze.

Così facendo, ci sarebbero i margini per riaprire il confronto sul testo del nuovo Regolamento delle supplenze, sul quale i sindacati propongono numerose modifiche.

A partire dalla durata triennale (per tre anni non si potrebbe cambiare provincia, aggiornare punteggi, inserirsi per la prima volta), alla scomparsa della seconda fascia infanzia e primaria, alle nuove regola per la seconda fascia sostegno. Per non parlare delle migliorie che si potrebbero proporre per l’attribuzione delle supplenze attraverso l’algoritmo.

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