Aerazione scuola, che fine hanno fatto le linee guida? Pittoni (Lega): “Da 2 anni chiediamo interventi per evitare di tornare in Dad”
Dove sono finite le linee guida del Governo sull’aerazione a scuola? L’anno scolastico in realtà volge al termine ma il Governo aveva promesso indicazioni chiare per Enti locali e dirigenti scolastici.
A ricordarlo il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, che spiega: “Il 19 marzo scorso sono scaduti i termini entro cui, con l’approvazione di una modifica alla legge 10/2021, il Governo avrebbe dovuto rendere disponibili le linee guida su impianti di aerazione e standard minimi di qualità dell’aria a scuola ‘in relazione al presente quadro epidemiologico e alle conoscenze sulla dinamica dei contagi da virus aerei’. Ma pare che enti locali e dirigenti scolastici dovranno aspettare almeno un altro mese, se non di più, per disporre delle indicazioni su come funziona il contagio via aerosol da Covid-19 e quali impianti conviene installare“.
Pittoni attacca: “Da due anni chiediamo interventi concreti sul fronte della prevenzione del contagio nelle aule scolastiche. Altrimenti ritrovarsi nuovamente in didattica a distanza è solo questione di tempo“.
“Facciamo fronte comune affinché la scuola sia davvero – conclude Pittoni – una priorità del Governo“.
Il Ministero dell’Istruzione ha fornito fondi destinati all’acquisto da parte delle scuole, anche a dispositivi di sanificazione dell’aria ma, quello che spesso i presidi hanno fatto notare è che nessuno ha mai fornito linee guida o indicazioni specifiche sugli strumenti da acquistare. Per non parlare dei sistemi di ventilazione fissi: su questo il Ministero ha più volte ribadito che il compito spetta agli Enti locali, che possono intervenire in base alle concrete necessità degli edifici.
Infatti, entro il 20 marzo 2022 uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (su proposta del Ministro della salute e di concerto con il Ministro dell’istruzione) avrebbe dovuto definire da un lato le linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e dall’altro gli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e confinati degli stessi edifici.
Ma al momento non è arrivato nulla e dunque tutto resta fermo.