Adolescenti fragili, genitori amici e il bullismo nell’era dei social. Le parole di Noemi: “Oggi è tutto così inquietante”

Noemi, intervistata da Vanity Fair, ha condiviso riflessioni sull’universo adolescenziale, mettendo in luce le fragilità di una generazione che “cresce alla velocità della luce”.
Secondo l’artista romana, la causa di questa crescita accelerata risiede spesso nel rapporto tra genitori e figli, dove i primi tendono ad assumere un ruolo amicale, lasciando ai secondi il compito di “fare gli adulti”. Tale dinamica, a detta di Noemi, genera insicurezza e stanchezza nei giovani, che si trovano a dover affrontare responsabilità precocemente. Nonostante ciò, la cantante riconosce la sensibilità degli adolescenti verso le “cause giuste”, dimostrando una forte consapevolezza sociale.
Ripercorrendo la propria adolescenza, Noemi la definisce “leopardiana”, caratterizzata da timidezza, insicurezza e chiusura. Un periodo solitario, lontano dalla spensieratezza e dalla socialità, dedicato alla lettura, alla musica e agli strumenti musicali, pianoforte e chitarra in particolare. L’artista ha poi affrontato il tema, purtroppo sempre attuale, della violenza di genere e delle relazioni tossiche, sottolineando l’importanza di sensibilizzare i giovani attraverso i social media, canale privilegiato per raggiungere le nuove generazioni. A questo proposito, Noemi ha espresso preoccupazione per il limitato interesse degli algoritmi verso questi argomenti, auspicando una maggiore attenzione da parte delle piattaforme digitali.
Infine, la cantante ha ricordato la propria esperienza con il bullismo, evidenziando come, a differenza del passato, oggi i giovani siano costantemente esposti a forme di aggressione anche tra le mura domestiche, a causa della pervasività del mondo digitale. “Da piccola, quando chiudevo la porta di casa mia stavo al sicuro. Oggi non è così. Oggi è tutto più inquietante”, ha concluso Noemi.