“Adeguare i tetti di spesa dei libri di testo della scuola secondaria all’inflazione”: lo chiede ANARPE

ANARPE -Associazione Nazionale Agenti Rappresentanti Promotori Editoriali- intende sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’urgenza di un adeguamento normativo alla realtà operativa, per consentire ai docenti di continuare a scegliere in autonomia la propria didattica e permettere agli studenti di avere a disposizione libri completi ed aggiornati a supporto del loro irrinunciabile percorso di apprendimento e formazione
ANARPE ne dibatterà pubblicamente venerdì 19 maggio -ore 15, Sala Madrid- nell’area professionale del Salone del libro di Torino.
Il dibattito sarà condotto da Vincenzo Calò (Presidente) e moderato da Eleonora Fortunato (Orizzonte Scuola): parteciperà Alessandro Amorese (VII Commissione Cultura della Camera), Antonello Giannelli (Presidente ANP), Paolo Tartaglino (Presidente AIE settore educativo), Anna Rosa Besana e Rossella Gattinoni (docenti).
ANARPE a supporto ha lanciato sulla piattaforma Change.org la “Petizione per adeguare i tetti di spesa della scuola secondaria all’inflazione”.
Nel 2008 vengono istituiti, per legge, “il prezzo dei libri di testo della scuola primaria e i tetti di spesa dell’intera dotazione libraria per ciascun anno della scuola secondaria di I e II grado, nel rispetto dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore”
Essi sono stabiliti annualmente attraverso un decreto non regolamentare del ministro dell’istruzione, che ne pubblica la tabella di riferimento.
Nel 2012 il decreto ministeriale 43, a firma del ministro Profumo, fissa per l’ultima volta la tabella di riferimento; l’anno successivo il decreto ministeriale 781, a firma del ministro Carrozza, chiarisce che i tetti di spesa “possono essere eventualmente adeguati all’inflazione programmata per l’anno seguente”.
Da allora in poi, mentre nella scuola primaria l’adeguamento è stato regolamentato, nella secondaria è calato un periodo di buio che arriva ai giorni nostri.
Questo mancato adeguamento dei tetti di spesa all’inflazione – ormai arrivato a circa il 20% nell’arco di un decennio – costringe i docenti a scelte spesso obbligate, al ribasso o addirittura impone l’abolizione dei libri di testo di alcune materie; libri che, invece, continuano a svolgere un ruolo considerato fondamentale nelle scuole e che dovrebbero essere, quindi, valorizzati e tutelati.
Salvando un libro oggi, contribuisci a promuovere il futuro del tuo Paese.