Addio test Medicina, Bernini: “Per troppo tempo il sogno di diventare medico è stato ostacolato da quiz, costosi corsi privati e trasferimenti all’estero, ora si cambia”. Cosa è previsto

Il numero chiuso per l’accesso a Medicina è storia. Con l’approvazione della riforma in Consiglio dei ministri, dal prossimo anno accademico gli aspiranti medici non dovranno più affrontare il temuto test d’ingresso.
Lo ha annunciato su X il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, definendo la misura una “pagina nuova” per il diritto allo studio. Al posto del quiz selettivo, gli studenti avranno un primo semestre libero, dedicato allo studio di tre materie fondamentali: Chimica, Fisica e Biologia. Saranno gli esami su queste discipline a determinare, in modo trasparente e meritocratico, l’accesso al secondo semestre.
Più posti e autonomia per gli atenei
La riforma rappresenta una svolta epocale per il sistema universitario italiano. Oltre all’abolizione del numero chiuso, il provvedimento prevede un aumento dei posti disponibili e un potenziamento del Sistema sanitario nazionale. Entro fine mese saranno pubblicati i decreti ministeriali con i dettagli operativi, dalle modalità degli esami all’organizzazione della didattica. Gli atenei avranno autonomia nella scelta delle metodologie, garantendo sia lezioni in presenza che a distanza, per favorire inclusione e qualità formativa. “Non sono slogan, ma un cambio di prospettiva”, ha sottolineato Bernini.
Diritto allo studio e valorizzazione dei talenti
L’obiettivo della riforma è chiaro: ampliare le opportunità e valorizzare i talenti senza barriere economiche o geografiche. “Per troppo tempo il sogno di diventare medico è stato ostacolato da quiz, costosi corsi privati e trasferimenti all’estero”, ha ricordato il ministro. Con questa misura, il governo punta a restituire centralità alla meritocrazia e alla vocazione, basando la selezione sulle competenze acquisite in aula. “Questo è diritto allo studio, questo è credere nelle ambizioni degli studenti”, ha concluso Bernini, tracciando la strada per una Medicina più accessibile e inclusiva.