Addio smartphone in classe, studenti più concentrati e uniti: l’Olanda dice basta alla distrazione digitale
L’Olanda dice basta alla distrazione digitale tra i banchi di scuola. A sei mesi dall’introduzione del divieto di utilizzare i telefoni cellulari durante le lezioni nelle scuole superiori, i risultati sembrano dare ragione alla misura.
Studenti più attenti, maggiore interazione tra compagni e un clima scolastico più sereno: questo il quadro che emerge da un’indagine condotta dal Ministero dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza olandese.
Il divieto, entrato in vigore a inizio anno, è stato accolto con favore da insegnanti e dirigenti scolastici di quasi seicento scuole superiori. La sottosegretaria all’Istruzione, Mariëlle Paul, si è detta entusiasta dei risultati, definendo gli accordi con le scuole superiori per bandire gli smartphone “un colpo nel segno”.
“Gli studenti parlano di più tra di loro, prestano più attenzione in classe e ne traggono maggior beneficio”, ha dichiarato Paul. “Inoltre, le scuole dichiarano nell’indagine di poter gestire bene questa politica senza necessitare di ulteriore aiuto o supporto.”
L’indagine ha evidenziato come studenti e insegnanti si siano adattati rapidamente alla nuova situazione. La scomparsa degli smartphone dalle aule ha portato a una maggiore concentrazione durante le lezioni e a un clima più rilassato e collaborativo.
Tuttavia, in alcune scuole si è registrato un aumento di litigi e scontri tra gli studenti. Un fenomeno che, secondo gli esperti, sarebbe da ricondurre alla noia e alla necessità dei ragazzi di trovare nuovi stimoli e modi per interagire tra loro in assenza dei dispositivi elettronici.
Il divieto, inizialmente pensato per le scuole superiori, verrà esteso dopo le vacanze estive anche alle scuole elementari e all’istruzione specializzata. L’obiettivo è quello di creare un ambiente di apprendimento più sereno e proficuo per tutti gli studenti, incentivando l’interazione sociale e la concentrazione.
L’Olanda si conferma così un paese all’avanguardia nella lotta alla dipendenza da smartphone, soprattutto tra i più giovani. Un esempio virtuoso che potrebbe essere seguito da altri paesi europei, Italia compresa, alle prese con le sfide poste dalla crescente digitalizzazione della società.