Addio al liceo triennale, la Svizzera si adegua ai tempi moderni: Informatica, Economia e Diritto saranno materie fondamentali

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Dopo tre decenni, il sistema educativo svizzero si prepara a un cambiamento epocale con l’introduzione del nuovo piano quadro degli studi per le scuole di maturità. A partire dal 1° agosto, il liceo avrà una durata minima di quattro anni in tutti i Cantoni, segnando una svolta significativa nel percorso formativo dei giovani svizzeri.

Come segnala la stampa locale, i criteri per il superamento dell’esame di maturità rimarranno invariati, garantendo la continuità e la coerenza del sistema di valutazione. Tuttavia, i Cantoni avranno tempo fino all’inizio dell’anno scolastico 2029/2030 per adeguarsi alle nuove disposizioni. Berna (parte francofona), Giura, Neuchâtel e Vaud, che dovranno adottare il liceo quadriennale, avranno un periodo di transizione più lungo, fino a un massimo di dieci anni, come specificato dalla Conferenza delle direttrici e direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE).

Il nuovo piano quadro degli studi definisce in modo più preciso gli obiettivi della formazione liceale e stabilisce i requisiti minimi per i contenuti pedagogici e trasversali delle diverse materie, nonché per le competenze da acquisire. Questo contribuirà a rendere i requisiti più omogenei a livello nazionale e fornirà un quadro di riferimento comune per i piani di studio dei singoli Cantoni.

Rispetto alla versione del 1994, il nuovo piano si basa su una concezione condivisa degli obiettivi della formazione liceale. Tematiche trasversali come l’interdisciplinarità, l’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza, così come l’alfabetizzazione digitale, sono ora consolidate in capitoli specifici. Inoltre, i requisiti minimi per le materie fondamentali sono formulati in modo più vincolante rispetto al passato.

Informatica, economia e diritto, precedentemente materie obbligatorie, saranno ora insegnate come materie fondamentali di maturità. I Cantoni avranno maggiore autonomia nella scelta delle materie opzionali (opzioni specifiche e complementari), poiché le nuove basi giuridiche non prevedono più un elenco predefinito.

Il lavoro interdisciplinare assumerà un ruolo centrale, rappresentando almeno il 3% del tempo di insegnamento. Inoltre, il nuovo piano incoraggia l’equità, le opportunità di scambio e di mobilità, nonché l’impegno per il bene comune, promuovendo una formazione liceale più completa e orientata al futuro.

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