Addio al docente stabilmente incentivato, Valditara lavora per smantellare la figura introdotta da Patrizio Bianchi

Fra i vari temi a cui sta lavorando il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, c’è anche lo smantellamento della figura del docente stabilmente incentivato, uno dei punti messi a punto dal suo predecessore, Patrizio Bianchi, inserito nel decreto scuola del 2022.
La misura non ha mai convinto né una parte di politica nè i sindacati, quest’ultimi ad insistere su incentivi chiari e stabili per tutti gli insegnanti.
Docente stabilmente incentivato
La norma prevede che i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi, nel limite del contingente previsto, possono essere stabilmente incentivati, nell’ambito di un sistema di progressione di carriera che a regime sarà precisato in sede di contrattazione collettiva, maturando il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento
Inoltre, ricordiamo che può accedere al beneficio un contingente di docenti non superiore a 8.000 unità per ciascuno degli anni scolastici 2032/2033, 2033/ 2034, 2034/2035 e 2035/2036.
Dunque in totale, le risorse previste sono calcolate per un massimo di 32 mila unità.
Inoltre il docente stabilmente incentivato è tenuto a rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento del suddetto incentivo.
Valditara vuole eliminare la figura e valorizzare il docente tutor e orientatore
Tuttavia, tale sistema è destinato a cadere. Come spiegato in precedenza, Giuseppe Valditara , parlando dell’atto di indirizzo del prossimo contratto scuola, ha dichiarato: “In merito all’atto di indirizzo vi dico che vogliamo eliminare il docente incentivato. La Commissione Europea ci ha dato ampi margini, ormai è pronto. Vogliamo valorizzare invece quelle figure che abbiamo introdotto, il docente tutor e orientatore”.
Già nel 2022, il Ministro aveva bocciato l’idea del docente stabilmente incentivato, ovvero il docente esperto proposto dal Governo Draghi poi rinominato diversamente a causa delle polemiche.
Secondo il Ministro, “dare qualche soldo in più dopo 9 anni di buoni risultati formativi a non oltre, a regime, il 5% dei docenti non credo produca grandi risultati. Mi pare più una riforma velleitaria per dire all’Europa che in qualche modo si è differenziato e premiato il merito. Ma il merito dei docenti, se mi concede il gioco di parole, è anzitutto quello di far emergere il merito dei ragazzi“.
Valditara, piuttosto, ha sempre pensato ad “una task force di docenti esperti che sostengano gli studenti nel periodo estivo o nel pomeriggio, quando rischiassero di essere abbandonati a loro stessi: la Grande Alleanza che ho in mente fra docenti, ragazzi, famiglie e territorio non vive solo nell’orario strettamente scolastico, è piuttosto un modo di ripensare la società“.