Addio a Vittorio Vidotto: con Sabbatucci ha spiegato la Storia ai ragazzi delle scuole superiori
La scomparsa di Vittorio Vidotto, avvenuta a Roma all’età di 82 anni, lascia un vuoto nel mondo della storiografia italiana. Lo storico, nato a Milano nel 1941, è noto soprattutto per il suo “Manuale di storia”, scritto con Andrea Giardina e Giovanni Sabbatucci e pubblicato per la prima volta nel 1988.
Quest’opera, destinata agli studenti delle superiori, è ancora oggi un testo fondamentale nelle scuole italiane, avendo formato generazioni di giovani.
La sua dedizione all’insegnamento si rifletteva anche nella sua carriera accademica: Vidotto è stato per lungo tempo docente di Storia, prima moderna poi contemporanea, all’Università La Sapienza di Roma, dove si era laureato sotto la guida dello storico liberale Rosario Romeo.
Vidotto ha iniziato la sua carriera storiografica nel 1975 con “Il Partito comunista italiano dalle origini al 1946”. Il docente universitario ha poi lavorato all’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, curando la sezione di storia e politica contemporanea.
La sua collaborazione con l’editore Laterza, tuttavia, è stata particolarmente significativa, sia come autore che come consulente editoriale per vent’anni. Giuseppe Laterza lo ricorda come una figura essenziale e contenuta, che ha contribuito enormemente al catalogo storico dell’editore.