Accoglienza studenti ucraini, Flc Cgil: confermare e incrementare l’organico covid

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“L’Italia sta accogliendo in questi giorni decine di migliaia di cittadini ucraini, soprattutto donne e bambini, che scappano dalla guerra. Probabilmente, siamo solo all’inizio di un esodo di massa che è destinato ad aumentare e a durare nel tempo, testimonianza della tragedia che la guerra rappresenta”. Lo scrive in una nota la Flc Cgil nella quale chiede un incontro al ministero dell’Istruzione per confermare l’organico covid e incrementare gli organici del personale scolastico.

“Attualmente non è possibile stimare il numero di studenti ucraini che arriveranno nei prossimi mesi e nemmeno dove verranno collocati sul territorio nazionale, ma di certo la macchina della solidarietà è partita ed è forte la volontà del Paese di assicurare un’adeguata accoglienza a questi cittadini, a partire da ragazze/i in età scolare, predisponendo la loro immediata inclusione nelle scuole anche con l’aiuto e il supporto delle amministrazioni locali”, aggiunge il sindacato.

Il percorso va programmato e gestito in prospettiva – sottolinea -, nella consapevolezza che le forti criticità della pandemia sono ancora tutte presenti nella quotidianità: evitare di rincorrere l’emergenza è il principio cardine che deve guidare ogni azione.

E quindi, “Per raggiungere l’obiettivo prefissato occorre mettere gli Istituti scolastici nelle condizioni di poter organizzare l’inserimento e la frequenza dei bambini e delle bambine, al fine di avviare con pragmatismo gli interventi necessari.
Tutto ciò richiede misure straordinarie: non solo occorre confermare “l’organico covid”, ma serve incrementarlo prevedendo un aumento numerico di posti, nelle scuole di tutti i gradi, soprattutto nelle zone a più alta accoglienza”, chiede.

“Per il prossimo anno scolastico è prioritario assicurare le dotazioni organiche di docenti, personale educativo ed ATA nei numeri attualmente in servizio per ogni Regione e provincia italiana.
Interventi come quelli previsti dalla Legge di Bilancio devono trovare risorse aggiuntive, perché il decremento anagrafico non può essere visto come operazione contabile a fronte della drammaticità delle situazioni che si stanno vivendo da due anni.
Per questo motivo abbiamo chiesto al Ministero un incontro che apra velocemente il confronto sugli organici affinché, a partire da una riflessione sullo stato delle risorse previste, sia possibile predisporre da subito e con stabilità le misure per far fronte all’accresciuta crisi”, conclude.

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