Abuso di alcol tra i più giovani, taxi gratis per chi beve. Crepet: “Soldi della collettività buttati via, ci pensino i genitori per loro”
Non c’è da stupire che Paolo Crepet abbia delle opinioni forti. Questa volta, però, la sua incredulità è rivolta al Governo, in particolare a un provvedimento che prevede taxi gratuiti per giovani alcolizzati. A suo avviso, si tratta di un intervento “di tale insipienza” da lasciare “esterrefatti”.
“Ritengo sia un atto di sudditanza nei confronti di chi non ha responsabilità”, dichiara Crepet a La Nuova Venezia, sottolineando che non capisce perché si debbano spendere soldi pubblici per questi ragazzi quando dovrebbero essere i genitori a farlo. In un mondo in cui “noi siamo i veri irresponsabili”, l’intervento dello Stato al posto della famiglia viene percepito come un sostituto indegno e diseducativo.
Ma questo non è tutto. Crepet prosegue dicendo che il provvedimento, lungi dal essere dissuasivo, potrebbe addirittura incentivare l’assunzione di droghe e alcol. A suo parere, la ratio di tale mossa potrebbe essere economica: i controlli sulle strade, le vittime, gli ospedali e le assicurazioni costano. Eppure, in un’ottica più ampia, “quello che sfugge del tutto è il senso educativo di questa iniziativa”.
Quindi, mentre alcuni genitori e categorie potrebbero essere contenti di questa politica, Crepet la considera un “pacchetto perfetto” solo nel senso più sardonico: un figlio ubriaco, portato a casa alle sei del mattino a spese dello Stato, o meglio, del contribuente.
L’artefice di questo provvedimento, secondo Crepet, è un genitore incapace che protegge se stesso. L’idea è un fallimento, una resa. Crepet si schiera con forza contro questa politica, per cui i giovani non imparano a essere responsabili, ma si affidano invece a soluzioni facilitate da parte dello Stato. Per lui, non si raggiunge la luna prendendo un taxi da ubriachi. Sulla base di questa convinzione, chiede con curiosità la posizione del Governatore del Veneto, Luca Zaia, noto per le sue posizioni decise.