Abolizione dei voti a scuola, l’associazione La Nostra Scuola-Agorà 33: “Attenzione ai falsi miti e alle semplificazioni”
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In un’epoca di crescente sperimentazione pedagogica e di rinnovamento del sistema educativo, il ruolo del voto come strumento di valutazione è al centro di accesi dibattiti. L’Associazione Agorà 33 e il Gruppo La nostra scuola gettano luce su alcune posizioni spesso misconosciute.
I punti al centro del dibattito
- I voti ostacolano l’apprendimento? È sorprendente come alcuni possano basarsi su esperimenti di natura casalinga per avanzare questa affermazione, ignorando la vasta gamma di situazioni e dinamiche che caratterizzano il contesto scolastico.
- Voti finali senza quelli intermedi? Proporre di mantenere solo i voti finali, pur mantenendo la loro validità legale, è insensato. Il voto, pur essendo un’approssimazione, dovrebbe essere dato più volte all’anno per fornire indicazioni chiare sul progresso dello studente.
- Il voto sostituisce la spiegazione dell’errore? È una generalizzazione errata. La maggioranza degli insegnanti spiega il significato dietro ogni voto, rendendolo parte integrante della relazione educativa.
- Valutare tutto ciò che gli studenti producono? Chi lo propone? Ciò che è evidente è che c’è una vasta gamma di opzioni tra la valutazione di ogni singolo compito e la valutazione solo alla fine del periodo.
- Valutare per trasformare o riprodurre? Ridurre il voto a un semplice strumento di “riproduzione” è un oversimplification. È fondamentale considerare il contesto e le motivazioni che stanno dietro l’assegnazione di ogni voto.
- Il voto per evitare la responsabilità? Contrariamente a questa percezione, assegnare e spiegare i voti è un modo per gli insegnanti di assumersi pienamente la responsabilità dell’apprendimento degli studenti.
Il dibattito sui voti è sicuramente complesso, ma è essenziale che le discussioni siano basate su comprensioni concrete e non su miti. L’impegno dell’Associazione Agorà 33 e del Gruppo La nostra scuola è proprio questo: chiarire, informare e promuovere un sistema educativo equo e trasparente.