“Abolire la carriera alias a scuola”. Fratelli d’Italia scrive alla DS ma lei si oppone: “Un partito politico non può entrare nella vita della scuola”
La dirigente scolastica del liceo Marco Polo di Venezia riferisce di aver ricevuto una mail, a firma di 2 delegati di Fratelli d’Italia del comune in cui si incita ad abolire le carriere alias degli studenti. La preside però non ci sta, uscendo allo scoperto e inviando una circolare in cui si spiegava quanto accaduto.
Come si legge su La Repubblica, la dirigente ha commentato: “È inaccettabile che un partito politico entri a gamba tesa nella vita della scuola“. E ancora: “Siccome loro come partito non sono d’accordo, pretendono che noi eliminiamo la carriera alias. Ma queste per noi sono questioni etiche, non politiche“.
“Ritengo sia da stigmatizzare la pretesa di un partito politico di indicare cosa deve o non deve essere inserito nel piano dell’offerta formativa, scelta che appartiene all’ambito di competenza del Collegio dei docenti e del Consiglio di istituto“, spiega ancora la dirigente che racconta di come il corpo docente abbia preso a cuore la questione: “Mi chiamano e mi scrivono in continuazione”. “Facciamo squadra tutti insieme, perché è una battaglia culturale contro un tentativo reazionario di intromissione. Questi la grammatica istituzionale non sanno nemmeno cosa sia“.
Al di là dello scontro politico, che ha coinvolto anche esponenti del Pd in riposta a tale posizione di Fratelli d’Italia, anche gli studenti non ci stanno: “Le carriere alias hanno rappresentato e continuano a rappresentare un primo passo verso un nuovo modello di scuola. Non arrecano nessun problema allo svolgimento delle lezioni, si tratta esclusivamente di una misura di civiltà“, dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti medi.
La nostra redazione ha ricevuto il comunicato stampa firmato proprio dagli insegnanti del liceo Marco Polo di Venezia. Lo riportiamo integralmente di seguito:
“Da diversi mesi la nostra scuola, così come molte altre, è sottoposta ad un tentativo di condizionamento che viene dalla politica e da molte altre organizzazioni esterne alla scuola. La questione riguarda la scelta, compiuta all’unanimità dal nostro Consiglio d’Istituto, di adottare il Regolamento ‘Carriera Alias’.
Non è stata una scelta della Dirigenza, ma condivisa da tutte le componenti che animano la vita della nostra scuola: alunni, docenti, genitori.
Una scelta quindi compiuta all’unanimità negli organismi deputati, perché il ‘Marco Polo-Liceo Artistico’ sta lì dove la politica non sta più: dove la vita si intreccia con le istituzioni, dove il desiderio si rapporta con le regole, dove l’esclusione diventa opportunità e l’inclusione una pratica reale e quotidiana e dove per questo la rivendicazione della propria identità diventa energia per creare una comunità e non è una semplice affermazione di sé stessi.
Siamo convinti che la scuola sia un’Istituzione tra le più importanti dello Stato, un’Istituzione la cui autonomia deve essere tutelata da qualsiasi forma di ingerenza politica.
Questa convinzione ci consente oggi di rivendicare con forza la scelta fatta, perché questa veniva e viene dalla ‘ vita’ delle famiglie delle nostre studentesse e dei nostri studenti. E la scuola ascolta, sempre, e per prima cosa, le famiglie e i propri studenti e le proprie studentesse.
Perché bisognerà pur ricordare, a chi fa finta di non saperlo, che per accedere alla ‘carriera Alias’ è necessario il consenso della famiglia, se si è minori.
Il ‘Marco Polo-Liceo Artistico’, tutte le sue componenti, sono una forza viva di Venezia, nel senso più largo del luogo, una forza che, per la sua tradizione di profonda apertura, non perderà mai e sempre rivendicherà questa apertura, rifiuterà sempre qualsiasi condizionamento, così come noi docenti rivendichiamo le nostre scelte fatte in accordo con le altre componenti, in profonda consonanza con la storia della città e del contesto largo dove agiamo.
Sempre noi rivendicheremo questa forza e questa tradizione. Noi non abbiamo paura del futuro“