Abilitazioni per docenti “ingabbiati”: decreto scuola sbloccherà percorsi

Il decreto scuola attualmente in discussione nelle Commissioni istruzione e lavoro presenterà delle modifiche rispetto al testo iniziale del 30 ottobre. Una riguarda i docenti cosiddetti “ingabbiati”.
Si intende con questa espressione i docenti di ruolo, nella scuola primaria e infanzia, o anche nella secondaria, che pur avendo il titolo di accesso ad una classe di concorso della secondaria, non hanno potuto conseguire negli ultimi anni l’abilitazione.
La modifica è stata anticipata – sarà un emendamento del Governo – dall’on. Azzolina (M5S) attraverso un video su FB.
Tre canali di abilitazione per i docenti di ruolo
I docenti di ruolo potranno abilitarsi seguendo tre canali
- partecipare al concorso straordinario solo ai fini del conseguimento dell’abilitazione se hanno una anzianità di servizio di tre anni (anche in altro grado)
- partecipare al concorso straordinario se hanno anche l’anno di servizio specifico nella classe di concorso richiesta
- partecipare al concorso ordinario per avere un’altra chance di immissione in ruolo.
Abilitazione e/o ruolo
Con la possibilità 1. si ottiene solo l’abilitazione e si dovrà partecipare alla mobilità professionale per ottenere il passaggio di cattedra e/o ruolo.
Con le possibilità 2. e 3. si possono ottenere sia l’abilitazione che il ruolo attraverso lo scorrimento delle rispettive graduatorie. Va ricordato che i concorsi sono regionali e che ci sarà il vincolo di 5 anni su scuola dall’immissione in ruolo.
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Emendamento al decreto
La novità è rappresentata dal fatto che viene considerata valida, ai fini della partecipazione al concorso straordinario a fini abilitanti, anche il servizio svolto su infanzia e/o primaria.
Naturalmente il titolo di studio con il quale si accede alla secondaria deve essere comprensivo dei CFU necessari per accedere a quella classe di concorso.
Il decreto scuola sarà in Aula alla Camera dal 25 novembre per la discussione e le modifiche. Quella proposta sembra avere buone possibilità di essere accolta.
Gli altri emendamenti presentati dalla maggioranza