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Abilitazione insegnamento, i percorsi saranno attivati per tutte le classi di concorso? [VIDEO]

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Con la pubblicazione del DPCM relativo alla formazione iniziale dei docenti, molti interessati si chiedono se i percorsi abilitanti saranno attivati per tutte le classi di concorso.

Si tratta di un tema molto importante perchè tutto ciò è legato anche all’iscrizione alle GPS e soprattutto alla partecipazione ai concorsi a cattedra.

A fare chiarezza in tale senso Manuela Pascarella, della segreteria nazionale della Flc Cgil, intervenuta al Question Time di OS TV in diretta il 28 settembre.

Non esiste una limitazione del DPCM nelle classi di concorso“, chiarisce subito Pascarella.

Addirittura, il fatto che si preveda che l’organizzazione dei corsi possa essere erogata in aggregazione all’università è stato pensato per il fatto che ci sono classi di concorso pochi posti disponibili e quindi poche persone interessate, magari lettere e matematica che sono le classi più gettonate“, spiega la sindacalista.

Magari – prosegue – per garantire anche a chi appartiene a quelle classi di concorso meno numerose la possibilità di una formazione si prevede la formazione interateneo in modo da costruire un corso che risponda alle esigenze di tutti. Non c’è quindi una limitazione”.

In precedenza, aveva riportato che saranno banditi i posti in ogni ateneo sulla base del fabbisogno territoriale un po’ con maniche larghe, perché si terrà conto delle scuole paritarie, dell’istruzione e formazione professionale, delle scuole all’estero, quindi ci saranno magari più posti rispetto a quelli che effettivamente serviranno.

LA RISPOSTA DI MANUELA PASCARELLA AL MINUTO 21:17

TUTTE LE RISPOSTE

Come si sceglierà il numero dei posti per classe di concorso

Prima di tutto, come spiegato in precedenza, viene evidenziato che il Ministero dell’istruzione e del merito individua il fabbisogno di docenti, per i tre anni scolastici successivi, per il sistema nazionale di istruzione, comprese le scuole paritarie, i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, nonché le scuole italiane all’estero.

Il fabbisogno è stimato, per classe di concorso, tenuto conto:

a) dei posti vacanti della programmazione regionale degli organici, al netto dei docenti abilitati nominati a tempo determinato;

b) del contingente di personale docente privo di abilitazione assunto con contratto a tempo determinato su posti disponibili, ma non vacanti, nel triennio precedente;

c) dei posti vacanti e disponibili del contingente del personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado per le scuole italiane all’estero;

d) delle esigenze di personale abilitato delle scuole paritarie e dei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, quantificate, in caso di impossibilità di determinazione entro il termine previsto dal comma 3, in una maggiorazione fino al 30 per cento del fabbisogno stimato sulla base delle lettere a) e b) .

Il Ministero dell’istruzione e del merito, inoltre, comunica al Ministero dell’università e della ricerca, entro il mese di febbraio di ogni anno, il fabbisogno di personale.

Con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, da adottarsi ogni anno sentito il Ministro dell’istruzione e del merito, è individuato inoltre il livello sostenibile di attivazione dei percorsi di formazione iniziale, tenendo conto sia del fabbisogno che del potenziale formativo indicato dalle università e dalle istituzioni AFAM.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 agosto 2023.

Vedi anche: chi può accedere e tempistiche

ALLEGATO A [PDF] PROFILO CONCLUSIVO DEL DOCENTE ABILITATOCOMPETENZE PROFESSIONALI E STANDARD PROFESSIONALI MINIMI

ALLEGATO B [PDF] LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI

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