Abilitazione all’estero, Pacifico (Anief): “Il ministero deve rafforzare le unità di riconoscimento dei titoli”
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto oggi nel corso della diretta organizzata da Orizzonte Scuola Tv per parlare di abilitazioni all’estero.
Infatti, “è stata depositata la prima delle sentenze del Consiglio di Stato in Adunanza plenaria che, dopo l’udienza del 16 novembre 2022, doveva pronunciarsi sulla vicenda del riconoscimento in Italia dei titoli di abilitazione e specializzazione conseguiti in un Paese all’estero, in particolare in Bulgaria, dopo il mancato via libera del ministero dell’Istruzione poiché non sarebbe stato dimostrato l’esercizio della professione per almeno 12 mesi”.
Oltre al leader del giovane sindacato è intervenuto anche Maurizio Danza, avvocato cassazionista.
Il sindacalista autonomo ha affermato che “il Consiglio di stato si è pronunciato diverse volte. Cosa dice? C’è un automatismo nel riconoscimento del titolo là dove le procedure sono riconosciute, non è possibile che lo stato riconosce titoli di un ente e dopo anni non le riconosce più. Queste procedure dipendono da direttive europee, che non riguardano solo l’insegnamento. Lo stato italiano da una parte cerca di ostacolare l’abilitazione, come nel caso dei concorsi non portati a termine, e dall’altra parte abbiamo il Tfa che per numeri non rispetta le reali esigenze. Abbiamo migliaia di inseganti che vorrebbero specializzarsi e abbiamo migliaia di decenti che insegnano senza abilitazione”.
“Ci sono – continua Pacifico – 117mila docenti di sostegno precari, è una vergogna. La soluzione è politica, sindacale; abbiamo presentato tantissimi emendamenti. La continuità didattica si ottiene stabilizzando i 117mila. Il ministero deve rafforzare le unità di riconoscimento dei titoli. Bisogna dare responso positivo”.