Abbonamenti a giornali, sceglie il Collegio dei docenti: ecco cosa si può acquistare. NOTA
Con nota dell’11 settembre il Ministero fornisce le indicazioni utili per presentare le domande, dal 10 dicembre al 10 marzo, e partecipare al bando per l’ammissione al contributo, previsto dall’art. 1, comma 389 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, come sostituito dall’art. 1, comma 320 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, a favore delle scuole statali e paritarie.
La domanda di contributo può essere presentata a fronte di spese sostenute nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025 e riconosciute funzionali ai fini didattici con delibera del Collegio dei docenti.
Per accedere alla rilevazione, a partire dal 10 dicembre 2024 occorrerà entrare nell’area SIDI e seguire il seguente percorso: Applicazioni SIDI → Gestione Finanziario Contabile → Monitoraggio e rendicontazione → Contributo per l’editoria. All’interno del riquadro relativo alla rilevazione di interesse, sarà presente la guida operativa con le indicazioni per la compilazione e l’invio della domanda.
Spese ammesse
Sono ammesse al contributo le spese sostenute per l’acquisto di uno o più abbonamenti, riferiti anche alla stessa testata, a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore pubblicati in edizione cartacea ovvero editi in formato digitale, riferiti a soggetti che siano iscritti presso il competente Tribunale, ai sensi dell’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47 e s.m. ovvero iscritti al Registro degli operatori di comunicazione (ROC), di cui all’articolo 1, comma 6, lettera a), numero 5), della legge 31 luglio 1997 n. 249 e dotati della figura del direttore responsabile.
La scelta del prodotto editoriale da acquistare è rimessa al Collegio dei docenti che -sulla base degli obiettivi didattici che intende perseguire e delle esigenze correlate al contesto in cui opera – valuta quali prodotti editoriali rispondano in modo più aderente alle finalità ed esigenze didattiche individuate e ne determina con espressa delibera l’acquisto. Non è possibile avere un’ipotesi di elenco di pubblicazioni acquistabili, che risulterebbe in ogni caso non esaustiva.
Il MIM dà alcune indicazioni di massima sulle tipologie di prodotti editoriali il cui acquisto dà diritto al contributo:
- quotidiani nazionali e locali;
- periodici nazionali e locali che trattino anche argomenti e tematiche riguardanti un particolare settore di studio o di attività, a fini di aggiornamento e approfondimento in diversi ambiti: letterario, scientifico, storico, artistico, ambientale, turistico, di attualità;
- riviste specializzate e di settore legate alla didattica e alle attività di aggiornamento dei docenti.
Non rientrano tra le spese ammissibili, quelle riferite a:
- l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore non deliberati dal Collegio dei docenti;
- l’acquisto di prodotti editoriali con finalità diversa da quella didattica (ad esempio, prodotti strumentali all’attività amministrativo – gestionale e di segreteria dell’istituzione scolastica);
- l’acquisto di libri;
- giornali o riviste pubblicati all’estero;
- servizi di “prestito digitale” di prodotti editoriali (vedi, ad esempio, Biblioteca digitale MLOL).