A Tremiti scuola dell’infanzia senza insegnante: non si trovano maestre disposte a trasferirsi

La scuola dell’infanzia delle Isole Tremiti non può iniziare le attività didattiche a causa della mancanza di un insegnante. La situazione, definita “intollerabile” da Matteo Valentino, segretario regionale di Cittadinanzattiva Puglia, ha suscitato preoccupazione e mobilitazione.
Cittadinanzattiva ha assicurato il proprio sostegno agli amministratori locali in ogni iniziativa volta a risolvere il problema, richiamando esperienze simili di disagio vissute da scuole in aree interne.
La scuola di San Domino, chiusa da 20 anni, avrebbe dovuto riaprire il 16 settembre, grazie alla presenza di 7 bambini in età scolare. La sindaca Annalisa Lisci aveva annunciato la ripresa delle attività, ma nessun insegnante ha accettato l’incarico nella sede isolana.
Si dovrà quindi attendere lo scorrimento delle graduatorie, un processo che sta causando ritardi in tutta Italia. Una volta individuato l’insegnante, questi dovrà trasferirsi alle Tremiti per garantire ai bambini l’istruzione dell’obbligo.
La situazione richiama alla mente le difficoltà del passato, quando il maestro Mario Ragno, negli anni ’60, raggiungeva quotidianamente in barca il Faro di Sant’Eufemia da Vieste per insegnare ai figli dei faristi.
Oggi, raggiungere le Tremiti richiede un’ora di traghetto da Termoli o 20 minuti di elicottero da Foggia. La difficoltà del soggiorno e degli spostamenti, in particolare durante l’inverno, potrebbe scoraggiare i potenziali insegnanti. D’altra parte, il fascino delle Isole Tremiti e l’accoglienza dei residenti potrebbero rappresentare un’esperienza positiva.