A Torino scuole in affanno per le supplenze. I presidi: “Siamo già allo stremo, arrivano migliaia di curriculum per ogni posto”

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Il nuovo sistema di reclutamento per le supplenze scolastiche sta creando notevoli difficoltà alle scuole di Torino, in particolare alla scuola primaria e a quella media.

Con l’OM n. 88/2024 il Ministero ha modificato le modalità di chiamata per le supplenze in caso di graduatorie esaurite , sostituendo le tradizionali MAD con un sistema di interpelli pubblicati sui siti web delle scuole e degli Uffici Scolastici.

Il cambiamento, volto a garantire maggiore trasparenza e l’assegnazione con priorità a personale specializzato su sostegno o abilitato nella classe di concorso specifica, già dalle prime settimane di utilizzo sta però mettendo a dura prova alcuni dirigenti scolastici e segreterie.

Il problema principale è l’enorme mole di candidature che arrivano per ogni posto disponibile. Ecco come funziona il sistema degli interpelli

La preside Letizia Adduci dell’istituto Gozzi Olivetti racconta a La Stampa: “Ho aperto le candidature per due supplenze di sostegno e in mezz’ora mi sono arrivate oltre quattrocento risposte”. Gestire questa quantità di domande richiede giorni di lavoro per analizzarle una a una.

La situazione è aggravata dalla possibilità per chiunque di candidarsi da qualsiasi regione, senza una preselezione iniziale. Questo porta ad avere candidature anche da persone non qualificate, come denuncia Paola De Faveri, sindacalista della Uil Scuola: “Tra le candidature si trova davvero di tutto: c’è gente che si improvvisa docente pensando che nella scuola ci sia posto per qualunque disoccupato”.

Le tempistiche sono un altro nodo critico. I docenti selezionati hanno 24 ore per rispondere e altre 24 per prendere servizio. Questo rende difficile coprire supplenze brevi, come spiega la preside Monica Rosso: “A volte c’è bisogno di un sostituto per tre giorni, ma se ci metto tre giorni solo per individuare un supplente è chiaro che c’è un problema”.

Le segreterie scolastiche, già sottodimensionate, sono al collasso. Devono gestire non solo la selezione, ma anche eventuali richieste di accesso agli atti e ricorsi da parte dei non selezionati.

Le regioni che in queste prime settimane hanno pubblicato un numero maggiore di interpelli sono Piemonte e Lombardia, ma anche Toscana ed Emilia Romagna. Numerosi i posti scoperti soprattutto per infanzia e primaria, sia posto comune che sostegno. Nella scuola secondaria le cattedre scoperte sono ancora una volta A027 Matematica e Fisica ma anche A040, A041, A042, A043, classi di concorso in cui nonostante l’aggiornamento delle GPS il numero di candidati non è mai elevato.

I sindacati sono divisi sulla questione. La Flc Cgil chiede una revisione del sistema, mentre l’Anief lo difende per la maggiore trasparenza.

Il sindacato Snals ha già allertato in merito il Ministero, proponendo anche una soluzione diversa “una specifica piattaforma nazionale sulla quale convogliare tutte le esigenze straordinarie delle scuole e le istanze di messa a disposizione dei docenti, con le relative preferenze, con la quale le scuole potrebbero individuare in maniera pubblica e trasparente le candidature rispondenti alle proprie esigenze”

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