A scuola la didattica metacognitiva è fondamentale. Lettera

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Inviata da Giugno Claudia Giovanna – Il termine metacognizione nasce nel 1976 coniato da John H. Flavell, ha definito la metacognizione come conoscenza e controllo della cognizione.

Oggi è inevitabile parlare di metacognizione a scuola in quanto uno dei pilastri della didattica meta cognitiva è appunto la metacognizione.

La meta cognizione consiste nella consapevolezza del soggetto sui propri meccanismi di apprendimento.

Un maggiore livello di consapevolezza porta ad un maggiore effetto di organizzazione e di autoregolazione delle nostre azioni rispetto al raggiungimento del traguardo.

Tutti noi siamo metacognitivi quando ci organizziamo per raggiungere un traguardo che ci siamo posti.

A scuola la didattica metacognitiva è fondamentale affinché l’alunno possa sviluppare consapevolezza in quello che sta facendo, del perché lo fa, quando è opportuno farlo e soprattutto in quali condizioni. L’allievo impara presto ad avere padronanza di strategie diverse per apprendere e sa pianificare il proprio comportamento.

Parlando di metacognizione possiamo citare Bruner, il quale dice che essa si basa sulla capacità di uscire dall’egocentrismo perché c’è un lavoro di riflessione e di porsi in un’ottica di confronto costruttivo con gli altri.

Per gli alunni è un percorso difficile per questo è fondamentale la figura dell’insegnante che rappresenti per loro una guida e un supporto in quanto la riflessione presuppone duro lavoro e inoltre bisogna fornire le strategie più efficaci per fare in modo che gli allievi mettono in pratica quest’operazione metacognitiva nelle diverse situazioni.

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