A settembre a scuola in una bolla, l’idea per una classe di 15 bambini

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A settembre a scuola nella bolla l’idea dell’Istituto San Giuseppe Casaletto, scuola paritaria cattolica di Roma. Così si mantiene il distanziamento.

L’idea innovativa nasce dalla ricerca di spazi sufficienti in vista della ripresa di settembre: una bolla trasparente. Il progetto coinvolgerà i 15 bambini della prima elementare. Dell’idea della bolla ne avevamo già parlato per il liceo Kennedy al Gianicolo.

Il liceo è tra gli inventori della didattica Dada, modalità di insegnamento innovativa che coinvolge anche gli spazi, ripensati come luoghi di apprendimento, e prevede che siano gli studenti a spostarsi tra le varie aule.

La collaborazione dell’istituto San Giuseppe con il liceo Kennedy è cominciata un anno fa e, dal prossimo settembre, la scuola metterà a disposizione i locali per la prima classe Dada-logica, appunto la prima elementare. “La parola d’ordine, per rispondere all’emergenza covid, è moltiplicare gli spazi – spiega al Corriere Alessandra Ferrara, laureata in Economia gestionale alla Luiss-. All’estero queste bolle sono già molto diffuse anche per altri scopi, abbiamo pensato che fossero adatte anche alla scuola perché proteggono, mantengono la temperatura e lasciano il contatto con l’esterno che una tensostruttura non garantirebbe”.

Le bolle sono quindi diventate non solo un esperimento ma anche una necessità per le nuove regole sul distanziamento sociale.

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